EM15: un concerto per celebrare 15 anni di carriera e la cultura hip hop
Il rapper Emis Killa si prepara a festeggiare i suoi primi 15 anni di carriera con un live evento speciale, “EM15”, in programma il 2 settembre presso Fiera Milano Live. Il concerto, prodotto da Vivo Concerti, si preannuncia come un grande evento che riunirà sul palco alcuni dei nomi più importanti del panorama hip hop italiano.
Ad affiancare Emis Killa sul palco ci saranno amici e colleghi come Geolier, Jake La Furia, J-Ax, Kid Yugi, Lazza, Massimo Pericolo, Neima Ezza, Paky, Rhove, Salmo e Sfera Ebbasta. L’evento non si limiterà a celebrare la carriera di Emis Killa, ma si presenterà come una vera e propria festa della cultura hip hop, con uno spazio dedicato ai writer e un palco per battle di freestyle, il cui giudice sarà Ensi, che si occuperà anche della presentazione della conferenza stampa a Vimercate.
La presenza di Fedez al live è ancora incerta, nonostante il rapper abbia collaborato con Emis Killa al singolo “Sexy shop”, uscito poco dopo l’aggressione al personal trainer Cristiano Iovino. Emis Killa ha commentato la questione affermando che, pur essendo Fedez un caro amico, non si sente responsabile delle sue azioni.
La polemica sul concerto annullato e le critiche al rap
Durante la presentazione del live, Emis Killa ha avuto modo di tornare sulla polemica che ha visto l’annullamento del suo concerto di Capodanno a Ladispoli, quando fu accusato di sessismo per i suoi testi. Il rapper ha espresso il suo pensiero sulle critiche rivolte al rap e ai suoi messaggi, affermando di aver inizialmente preso le accuse sul personale, sentendosi un capro espiatorio.
Oggi, diventato padre per la seconda volta da venti giorni, Emis Killa ritiene che la politica non si assuma la responsabilità di comprendere le cause del disagio giovanile che può sfociare nella delinquenza. Secondo il rapper, i giovani non delinquono a causa dei testi di Emis Killa o di Baby Gang, ma hanno bisogno di essere ascoltati e non messi alla gogna.
“C’è una fetta di Italia che non vuole che il rap prenda piede, ma i giovani sono il futuro, che va tutelato”, ha sottolineato Emis Killa, raccontando le sue esperienze con i ragazzi che vivono in comunità, i quali si dimostrano interessati ai suoi messaggi e trovano conforto nell’essere ascoltati.
Il rap come specchio di una società complessa
Le parole di Emis Killa sull’importanza di ascoltare i giovani e di non scaricare la responsabilità sui testi rap sollevano un punto cruciale. Il rap, spesso accusato di essere violento o sessista, in realtà rappresenta spesso un riflesso della realtà sociale, con le sue contraddizioni e le sue difficoltà. Capire il messaggio che si cela dietro i testi rap, piuttosto che demonizzarli, potrebbe aiutare a comprendere meglio le sfide che i giovani affrontano oggi.