Djokovic sognava Wimbledon fin da bambino
“Nei miei sogni di bambino in Serbia, a 7 anni, con le bombe che mi volavano sulla testa, sognavo di essere sul campo da tennis più importante, qui a Wimbledon”, ha commentato Djokovic dopo la vittoria in semifinale contro Lorenzo Musetti. Il serbo, che domenica disputerà la sua 37° finale Slam e la 10° a Wimbledon, ha espresso la sua profonda emozione per aver raggiunto questo traguardo, un sogno coltivato fin dall’infanzia in un contesto tutt’altro che facile.
Un recupero lampo dopo l’intervento al ginocchio
Operato al ginocchio il 5 giugno, Djokovic ha ammesso di essere arrivato a Londra ad otto giorni dall’inizio del torneo con incertezze sulla sua partecipazione: “Non sapevo se avrei giocato, praticamente fino al giorno del sorteggio. Poi gli allenamenti mi hanno detto che ero in condizione di arrivare in fondo, altrimenti non avrei giocato”. La sua determinazione e il suo recupero lampo dimostrano ancora una volta la sua straordinaria forza mentale e fisica.
Sfida epica in finale contro Alcaraz
“Sarà una grande battaglia”, ha dichiarato Djokovic in merito alla finale contro Carlos Alcaraz. Il serbo ha riconosciuto la forza del giovane spagnolo, definendolo “un giocatore fortissimo che merita tutti i suoi successi ed altri ne raccoglierà, magari non domenica, ma tra una quindicina d’anni, quando mi ritirerò”, ha concluso con un sorriso.
Una finale ricca di storia e fascino
La finale di Wimbledon vedrà scontrarsi due generazioni di tennisti: Djokovic, ormai un’icona del tennis mondiale, e Alcaraz, una stella nascente pronta a scrivere il suo nome nella storia del tennis. Sarà un match ricco di storia e fascino, con Djokovic che cercherà di conquistare il suo quinto titolo a Wimbledon e Alcaraz che proverà a mettere le mani sul suo secondo titolo Slam.