Il Tar dichiara improcedibile il ricorso
Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Toscana ha emesso una sentenza che dichiara improcedibile il ricorso presentato contro il divieto di affitti brevi nell’area Unesco di Firenze. La decisione si basa sull’approvazione del Piano operativo (Poc) del Comune di Firenze, che ha eliminato la variante al regolamento urbanistico che introduceva il divieto in questione.
Secondo il Tar, con l’approvazione del Poc, “debbono ritenersi cessati gli effetti pregiudizievoli prodotti dall’adozione della variante al regolamento urbanistico” che vietava gli affitti brevi. Di conseguenza, il ricorso è stato dichiarato “improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse”, poiché il divieto non è più in vigore.
L’eliminazione del divieto dal Poc
Il Comune di Firenze, con l’approvazione del Poc, ha deciso di escludere il divieto di affitti brevi dal piano urbanistico. Questo significa che la variante al regolamento urbanistico che introduceva il divieto non è più in vigore e non produce più effetti.
La decisione del Comune di Firenze di escludere il divieto dagli affitti brevi dal Poc è stata determinante per la sentenza del Tar, che ha ritenuto che il ricorso fosse diventato improcedibile a causa della mancanza di oggetto.
Implicazioni per il futuro degli affitti brevi a Firenze
La sentenza del Tar rappresenta un importante sviluppo per la questione degli affitti brevi a Firenze. L’eliminazione del divieto dall’area Unesco apre la strada a una possibile ripresa di questa attività nel centro storico della città. Tuttavia, è importante considerare che la sentenza si basa sull’approvazione del Poc e che potrebbero esserci altre normative o regolamenti che potrebbero ancora influenzare l’attività degli affitti brevi in futuro.