Priorità al tempo libero e al benessere
Una ricerca condotta da Heineken Italia in collaborazione con AstraRicerche, intitolata “Rapporto tra generazioni nel mondo del lavoro”, ha svelato le preferenze dei lavoratori italiani riguardo al lavoro ideale. L’indagine, condotta su un campione di oltre mille lavoratori appartenenti a diverse generazioni (Baby Boomers, GenX, Millennials e GenZ), ha evidenziato una tendenza comune: il tempo libero e il benessere personale sono considerati più importanti del guadagno.
Secondo i dati raccolti, il 51,5% dei lavoratori considera il tempo libero per altre attività della vita come la caratteristica più importante di un’azienda ideale. Seguono la possibilità di crescita e sviluppo delle competenze attraverso la formazione (40,7%) e la flessibilità nei tempi e nei luoghi di lavoro (40,5%).
Le generazioni e le loro priorità
Sebbene il tempo libero sia una priorità per tutte le generazioni, si notano alcune differenze nelle preferenze. La GenZ (20%) e i Millennials (21%) danno più importanza al tempo libero, mentre la GenX (22%) privilegia lo sviluppo delle competenze.
Nonostante le diverse priorità, il posto fisso rimane un’ambizione comune (43%), soprattutto per la GenX e i Baby Boomers. Inoltre, le aziende storiche (34%), di grandi dimensioni (37%) e con respiro internazionale (35,5%) sono considerate più attraenti.
L’attenzione alla persona
Un dato significativo è che per tutte le generazioni è imprescindibile l’attenzione al lavoratore come ‘persona’. L’86% dei lavoratori intervistati ritiene che sia molto o abbastanza importante, mentre per il 54% è molto importante.
Teresa Ferro, People Director di Heineken Italia, ha commentato i risultati della ricerca sottolineando l’importanza di mettere le persone al centro, favorendo la crescita continua e dando attenzione al work life balance, alla flessibilità, all’equità e all’inclusione.
Un cambiamento generazionale?
La ricerca evidenzia un cambiamento significativo nelle priorità dei lavoratori, con un’enfasi crescente sul benessere personale e sulla qualità della vita. Questo potrebbe essere interpretato come un segno di un cambiamento generazionale, con le nuove generazioni che danno meno importanza al guadagno e più importanza al tempo libero e alla crescita personale.