SMR: un’opportunità per la decarbonizzazione?
Secondo un recente paper di Aware intitolato “le nuove prospettive dell’industria nucleare”, gli Small Modular Reactors (SMR) potrebbero rappresentare una soluzione promettente per contribuire alla decarbonizzazione. Il documento, presentato da Federico Ciolfi e Riccardo Antonucci, analizza le caratteristiche e le potenzialità degli SMR, evidenziando il loro potenziale contributo alla transizione energetica.
Il paper sottolinea come gli SMR possano ridurre i costi di costruzione e di gestione degli impianti nucleari, mantenendo standard di sicurezza e prestazioni elevati. Si stima che il costo di costruzione medio degli SMR sia inferiore del 54,9% rispetto ai reattori di generazione III+ o IV.
Sfide e opportunità degli SMR
Nonostante le prospettive positive, la ricerca evidenzia anche alcune sfide legate allo sviluppo degli SMR. In particolare, l’evoluzione dei costi di questi reattori è ancora incerta, con una vasta gamma di stime di costo esistenti.
Inoltre, il paper sottolinea l’importanza di affrontare le preoccupazioni riguardanti la sicurezza nucleare e di migliorare la comunicazione pubblica per aumentare l’accettazione di questa tecnologia. Per raggiungere questo obiettivo, il documento suggerisce di migliorare la trasparenza, l’educazione e il coinvolgimento del pubblico.
L’accettazione pubblica: un ostacolo da superare
L’accettazione pubblica del nucleare è un tema complesso e delicato, influenzato da eventi storici e da percezioni spesso basate su informazioni incomplete o distorte. Sebbene gli SMR possano presentare vantaggi significativi in termini di sicurezza e costi, è fondamentale costruire un dialogo aperto e trasparente con la società, fornendo informazioni chiare e complete sui rischi e sui benefici di questa tecnologia. Solo attraverso un’attenta comunicazione e un coinvolgimento attivo del pubblico, si potranno superare le resistenze e favorire un’accettazione consapevole degli SMR.