Senna balneabile per le Olimpiadi? L’amministrazione parigina ottimista
L’amministrazione comunale di Parigi si mostra fiduciosa sulla balneabilità della Senna in vista dei Giochi Olimpici, nonostante alcuni dubbi sulla qualità dell’acqua. Il fiume, infatti, è stato scelto per ospitare alcune gare acquatiche, tra cui prove di triathlon, nuoto maratona e paratriathlon.
Secondo il vicesindaco di Parigi incaricato dei Giochi olimpici e della Senna, la qualità dell’acqua del fiume avrebbe rispettato gli standard di balneazione per “undici giorni o dieci giorni” degli ultimi dodici. “Si spera che sia un po’ meglio ma non ci si preoccupa affatto della possibile tenuta delle competizioni, che si faranno”, ha dichiarato l’amministratore francese.
Dubbi sulle gare di nuoto in acque aperte e triathlon
Nonostante l’ottimismo dell’amministrazione, resta la suspense sulla buona tenuta delle gare di nuoto sulla lunga distanza in acqua aperte e su quelle di triathlon. Il vicesindaco ha ammesso che non sono “molto sereni” a causa del tempo, ma ha assicurato che non ci sono preoccupazioni sulla capacità di tenere le gare nelle date previste, “con i necessari allestimenti”.
Piano B in caso di forti piogge
La Senna è soggetta a un rischio di inquinamento in caso di precipitazioni intense, a causa della miscela di pioggia e acque reflue che potrebbe finire nel fiume. Per prevenire questo fenomeno, sono state inaugurate delle opere di ritenzione prima dei Giochi. In caso di forti piogge, se queste opere si rivelassero insufficienti, il piano B prevede il rinvio di qualche giorno delle prove. Come ultima risorsa, le gare di nuoto in acque aperte potrebbero essere spostate a Vaires-sur-Marne (Senna e Marna).
Sfide ambientali e logistiche
L’organizzazione di gare acquatiche in un fiume come la Senna presenta sfide ambientali e logistiche non indifferenti. La qualità dell’acqua, pur essendo migliorata negli ultimi anni, rimane un fattore di rischio, soprattutto in caso di forti piogge. L’amministrazione parigina ha investito in opere di ritenzione per mitigare questo rischio, ma resta da vedere se saranno sufficienti a garantire la sicurezza degli atleti e la buona riuscita delle gare.