L’amore come azione generativa
Secondo Roberto Mancini, filosofo e scrittore, amare significa donare il proprio tempo, un’azione che va oltre il semplice sentimento e si traduce in un’apertura verso l’altro, un “imparare ad amare” piuttosto che un semplice “ti amo”. Questa visione dell’amore come azione generativa si contrappone all’appropriazione dell’altro, che trova la sua massima espressione in atti di violenza come i femminicidi.
Tempo come dono e condivisione
Mancini sottolinea come l’amore sia strettamente legato al tempo che si dona gratuitamente, non solo a un singolo individuo, ma anche alla comunità, ai figli e ai giovani. Il tempo dedicato agli altri diventa un atto di condivisione e dedizione, in contrasto con una società che, secondo il filosofo, è basata sul potere e sulla competizione, generando disgregazione sociale e vuoto interiore.
Il movimento ‘Dipende da noi’
Tradurre i suoi concetti in azioni politiche, Mancini ha dato vita al movimento ‘Dipende da noi’ nel 2020, diventandone coordinatore. Si è candidato alle elezioni regionali delle Marche ottenendo il 2,30% dei voti e successivamente alle Europee del 2024 nella lista di Michele Santoro Pace Terra Dignità.
Riflessioni sul tempo e l’amore
La riflessione di Mancini sull’amore come dono di tempo offre un punto di vista interessante e stimolante. La sua analisi della società contemporanea, che vede un’eccessiva attenzione al potere e alla competizione, porta a riflettere sul valore del tempo e sulla necessità di riappropriarsi di una dimensione di condivisione e dedizione, non solo nei rapporti personali, ma anche nella vita sociale.