La Cgil propone Carla Fracci per l’aeroporto di Malpensa
Il sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano, Dominique Meyer, ha aderito alla petizione promossa da Filt Cgil nazionale, Cgil Milano e Cgil Lombardia per intitolare l’aeroporto di Malpensa a Carla Fracci. La proposta arriva in seguito all’annuncio ufficiale del Ministero dei Trasporti e dell’Enac sull’intitolazione dello scalo a Silvio Berlusconi.
Le sigle sindacali hanno espresso la loro contrarietà all’intitolazione al Cavaliere, ritenendo il suo nome “profondamente divisivo”. Nella nota inviata alle aziende e istituzioni coinvolte, la Cgil ha proposto Carla Fracci come alternativa, sottolineando come il suo nome “ha trasmesso in tutto il mondo l’eleganza, lo stile e la bravura, quale migliore esempio delle capacità artistiche del nostro Paese”.
La Cgil ha ricordato che Fracci è stata insignita di numerosi riconoscimenti, tra cui Dama di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e Grande ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica italiana, oltre ad aver ricevuto la medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte. Il New York Times l’ha definita “prima ballerina assoluta”
Un’intitolazione che potrebbe essere “conforme ai criteri”
Secondo la Cgil, l’intitolazione a Carla Fracci sarebbe “conforme ai criteri fin qui utilizzati per l’intitolazione degli aeroporti italiani”. Inoltre, l’intitolazione dello scalo alla celebre ballerina renderebbe Malpensa “il primo aeroporto italiano e tra i pochissimi nel mondo, ad essere intitolato ad una figura femminile”
Un dibattito acceso sull’intitolazione di luoghi pubblici
La proposta della Cgil riaccende il dibattito sull’intitolazione di luoghi pubblici a figure storiche o personaggi di spicco. La scelta di un nome, soprattutto per un luogo pubblico come un aeroporto, è spesso oggetto di controversie, poiché riflette valori e identità collettivi. In questo caso, la scelta di Berlusconi ha suscitato forti reazioni, portando la Cgil a proporre un’alternativa che, secondo la sigla sindacale, potrebbe essere più inclusiva e rappresentativa.