González Urrutia: “La vittoria sarà celebrata in tutto il mondo”
Il candidato dell’opposizione alle presidenziali in Venezuela, Edmundo González Urrutia, ha espresso la sua convinzione di ottenere la vittoria alle elezioni del 28 luglio, dichiarando che la sua vittoria non si limiterà ai confini del Venezuela, ma avrà un impatto globale.
“Il 28 luglio, la notte in cui non avranno altra scelta che ammettere la vittoria della mia candidatura, la festa non sarà solo in Venezuela, l’abbraccio che ci daremo noi venezuelani viaggerà per il mondo”, ha affermato l’ex ambasciatore, sostenuto dalla leader dell’opposizione, Maria Corina Machado, e considerato il diretto rivale dell’attuale leader ‘chavista’, Nicolas Maduro, in corsa per un terzo mandato.
Secondo González Urrutia, la sua vittoria segnerà la fine di un'”era di umiliazione” in Venezuela, aprendo la strada a un'”era di prosperità e unità”, come ha affermato la stessa Machado.
Maduro: “Dialogo nazionale dopo la vittoria”
Dall’altra parte, il presidente in carica Nicolas Maduro ha annunciato che, in caso di vittoria alle elezioni, convocherà un “grande dialogo nazionale” il 29 luglio, con l’obiettivo di affrontare questioni economiche, sociali, politiche e culturali cruciali per lo sviluppo del Paese.
“La prima cosa che farò il giorno 29, dopo il trionfo del 28 luglio, sarà invocare un grande dialogo nazionale”, ha dichiarato Maduro durante un evento elettorale a Barinas, sottolineando che il decreto avrà l’obiettivo di “pensare al Venezuela del futuro, unendo i criteri di tutti i venezuelani”.
Secondo Maduro, solo il dialogo può portare il Venezuela verso un futuro positivo, unendo le diverse opinioni e visioni del Paese.
Elezioni e futuro del Venezuela
Le elezioni presidenziali in Venezuela si prospettano come un momento cruciale per il futuro del Paese, con due visioni contrastanti che si scontrano. La vittoria di González Urrutia potrebbe portare a un cambio di rotta, con l’opposizione che punta a un’era di prosperità e unità. La rielezione di Maduro, invece, potrebbe aprire la strada a un nuovo mandato con un focus sul dialogo nazionale, un tentativo di riconciliazione e di unire il Paese dopo anni di divisioni politiche ed economiche.