Il gol decisivo di Watkins e la sua storia di risalita
La stampa inglese celebra l’approdo dell’Inghilterra alla seconda finale consecutiva dell’Europeo, con un’attenzione particolare ad Oliver ‘Ollie’ Watkins, attaccante dell’Aston Villa che con il suo gol al 91′ ha contribuito al successo (2-1) sull’Olanda.
Classe 1995, Watkins ha giocato solo pochi spezzoni di partita prima della semifinale, subentrando ad Harry Kane all’80’. Ma ora può vantare una delle reti più importanti nella storia del calcio inglese.
Nel 2015 militava in prestito nella sesta divisione inglese, nelle file del Weston-super-Mare: “Non avrei mai pensato di giocare un Europeo con l’Inghilterra. Si può sognare, ma io sono realista. Ero concentrato solo sul ritorno nella prima squadra dell’Exeter, ho lavorato duro per arrivare qui” ha ricordato ieri.
Poi, all’improvviso è iniziata la sua scalata. È passato dalla quarta divisione con l’Exeter a firmare per il Brentford in seconda divisione, in cambio di 7 milioni di euro nel 2017.
Il ruolo di Dean Smith e Unai Emery nella crescita di Watkins
Il suo allenatore di allora, Dean Smith, lo portò dal Brentford all’Aston Villa nel 2020.
Il suo ‘boom’, però, è arrivato con Unai Emery, al quale Watkins riconosce il merito di avergli cambiato modo di stare in campo: “Spesso vorrei uscire dall’area, ma Unai mi dice senza mezzi termini: ‘Resta lì’. Mi fa sorridere, ma funziona“.
E funziona davvero. Watkins ha guidato l’Aston Villa alla Champions League, dopo 41 anni d’assenza, con 19 gol e 13 assist. Era dai tempi di Dwight Yorke (1995-1996) che un giocatore dei Villans non chiudeva una stagione in doppia cifra.
“Il gol è il mio pane quotidiano – ha raccontato ancora – Mentre ero in panchina ho detto a Dean Henderson (secondo portiere dell’Inghilterra, ndr) che sentivo di dover entrare, che sentivo di poter segnare“.
L’eroe inatteso e il premio di miglior giocatore
Alla fine il goleador che nessuno si aspettava ha lasciato il campo con il trofeo di migliore in campo sotto il braccio.
La storia di Watkins è un’ulteriore dimostrazione che nel calcio, come nella vita, la determinazione e il duro lavoro possono portare a risultati inaspettati. Da una piccola squadra di sesta divisione ad una finale dell’Europeo, la sua ascesa è un’ispirazione per tutti coloro che inseguono i propri sogni.
Un esempio di perseveranza e talento
La storia di Watkins è un esempio lampante di come la perseveranza e il talento possano portare a risultati straordinari. Il suo percorso è stato lungo e tortuoso, ma la sua determinazione e la sua fiducia nelle proprie capacità lo hanno portato a raggiungere livelli impensabili. La sua ascesa dalla sesta divisione alla finale dell’Europeo è un’ispirazione per tutti gli atleti, dimostrando che con impegno e dedizione si possono superare ogni ostacolo e realizzare i propri sogni.