Un ricongiungimento atteso
Dopo nove mesi di separazione, due famiglie siriane si sono finalmente ricongiunte a Comiso. Khaled Tamer e la moglie Atlal Kkra, giunti in Italia lo scorso ottobre con i loro due figli, hanno riabbracciato i loro congiunti: Mohamad Tamer, fratello minore di Khaled, con la moglie Fatima Al Mostafa e i loro tre figli.
Il ricongiungimento è stato possibile grazie ai corridoi umanitari gestiti da Comunità Sant’Egidio in collaborazione con Operazione Colomba. Gabriele Vaccaro e Daniela La Terra si sono recati a Roma per accogliere la famiglia di Mohamad al loro arrivo dai campi profughi del Libano, al confine con la Siria.
Mohamad e Fatima andranno ad abitare al piano terra della casa dove risiedono Khaled e Atlal con i loro figli, un maschietto di 11 anni e una bambina che tra qualche giorno compirà un anno.
Il sostegno della comunità locale
La permanenza delle due famiglie a Comiso è supportata da un gruppo di famiglie delle parrocchie Santa Maria delle Stelle, che si adoperano per sostenerle, promuovendo raccolte fondi come già fatto per la famiglia di Khaled e Atlal.
Al sostegno si uniscono anche la parrocchia Santa Maria delle Grazie, l’Agesci Comiso 1, la San Vincenzo de Paoli, l’Azione Cattolica, il centro culturale islamico Azaytouna, l’associazione Yhomisus, la Fondazione San Giovanni Battista, il Centro Missionario Diocesano, l’ufficio Migrantes e il comune di Comiso.
La storia di Khaled e il rischio per Mohamad
Khaled Tamer ha trascorso nove anni nelle carceri siriane, dove ha subito torture. Dopo la sua partenza per l’Italia, anche il fratello Mohamad era a rischio di arresto.
“Da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Hamas – spiega Vaccaro – anche la situazione dei profughi siriani in Libano è peggiorata tantissimo e subiscono spesso rastrellamenti e minacce ingiustificate. Per questo motivo, abbiamo condiviso la necessità e l’urgenza di accogliere un’altra famiglia siriana e far ricongiungere i due fratelli Tamer”
Un momento emozionante
Il momento dell’arrivo è stato emozionante, con gli abbracci di due famiglie ritrovate. Khaled e Atlal avevano preparato the e biscotti per accogliere i loro congiunti, mentre per i più piccoli erano stati preparati tre pacchi dono di benvenuto.
Solidarietà e accoglienza
La storia di queste due famiglie siriane evidenzia l’importanza dei corridoi umanitari e del ruolo fondamentale che le comunità locali svolgono nell’accoglienza dei rifugiati. Il ricongiungimento familiare è un momento di grande gioia e speranza per le persone coinvolte, e la solidarietà mostrata dalla comunità di Comiso è un esempio concreto di come la compassione e l’aiuto reciproco possano creare un ambiente di inclusione e sostegno per chi fugge da situazioni di conflitto e pericolo.