Protesta dei lavoratori Stellantis
Un gruppo di lavoratori del reparto plastica dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco ha protestato incrociando le braccia per circa due ore, denunciando condizioni di lavoro proibitive a causa del caldo asfissiante all’interno delle officine.
Secondo il responsabile automotive per la Fiom di Napoli, Mario Di Costanzo, il clima all’interno del reparto sarebbe diventato insostenibile, impedendo di fatto lo svolgimento delle attività lavorative.
Le dichiarazioni della Fiom
Di Costanzo ha ricordato che durante un incontro a Torino con i vertici aziendali, l’amministratore delegato Carlos Tavares aveva assicurato che non ci sarebbero stati limiti di spesa per garantire la sicurezza dei lavoratori.
“Ci chiediamo se non vi siano responsabilità da parte di qualche preposto che fa lavorare gli operai in quelle condizioni nonostante le parole di Tavares sulla sicurezza e la salute dei lavoratori”, ha affermato Di Costanzo, aggiungendo che i lavoratori possono sempre contare sul supporto dei delegati sindacali.
Impatto sulla produzione
La protesta si è svolta esclusivamente nel reparto plastica e non ha avuto alcun impatto sulla produzione negli altri reparti dello stabilimento.
La sicurezza sul lavoro e le promesse aziendali
La protesta dei lavoratori di Stellantis solleva un punto cruciale: la sicurezza sul lavoro e la responsabilità delle aziende nel garantire un ambiente di lavoro salubre. Le dichiarazioni di Tavares sull’assenza di limiti di spesa per la sicurezza dei lavoratori sembrano essere state disattese, almeno in questo caso specifico. È importante che le aziende rispettino le proprie promesse e si impegnino concretamente a tutelare la salute e l’incolumità dei propri dipendenti.