Rinuncia all’udienza preliminare e processo immediato
Filippo Turetta, imputato per l’omicidio di Giulia Cecchettin, ha deciso di rinunciare all’udienza preliminare prevista per il 16 e 18 luglio prossimi, optando invece per il processo immediato in Assise. La notizia è stata diffusa dall’avvocato difensore di Turetta, il prof. Giovanni Caruso, all’agenzia ANSA.
Secondo Caruso, la decisione di Turetta è frutto di "un percorso di maturazione personale del gravissimo delitto commesso, e alla volontà che la giustizia faccia il proprio corso nei tempi più rapidi possibili e nell’interesse di tutti".
Nessuna richiesta di perizia psichiatrica
L’avvocato Caruso ha inoltre precisato che la difesa non richiederà la perizia psichiatrica per il suo assistito. "Ovviamente – ha specificato – impregiudicata ogni diversa valutazione della Autorità Giudiziaria".
Accelerazione del processo e volontà di giustizia
La scelta di Turetta di optare per il processo immediato potrebbe essere interpretata come un segnale di assunzione di responsabilità e di volontà di affrontare il processo in tempi brevi. La rinuncia all’udienza preliminare, solitamente un passaggio necessario per valutare l’ammissibilità del processo, indica una certa consapevolezza del reato commesso da parte dell’imputato.