Accuse di Interferenze Esterne
Il governo venezuelano ha convocato il corpo diplomatico accreditato nel Paese per esprimere preoccupazione riguardo a presunti “piani violenti e destabilizzanti” che mirerebbero a influenzare le elezioni presidenziali del 28 luglio. Il ministro degli Esteri, Yvan Gil, ha accusato agenti interni, in particolare gli Stati Uniti, di voler “distorcere la volontà del popolo” durante il processo elettorale.
Il Ruolo di un Gruppo Paramilitare Colombiano
Gil ha fatto riferimento all’organizzazione criminale colombiana nota come Autodefensas Conquistadoras de la Sierra Nevada (Acsn), sostenendo che il gruppo avrebbe ricevuto richieste da elementi dell’estrema destra venezuelana per assassinare Maduro e creare disordini nel Paese. Secondo il ministro, sarebbero state trovate prove di piani che prevedevano attacchi contro il presidente (candidato) Nicolas Maduro durante manifestazioni di piazza.
Accuse di Manipolazione Informatica
Il ministro ha inoltre denunciato la presenza di bot sui media e sulle piattaforme digitali che diffonderebbero notizie false. Ha accusato l’ex ambasciatore Edmundo González Urrutia, candidato di opposizione alla presidenza sostenuto da Maria Corina Machado, di essere coinvolto in un complotto per screditare i risultati delle elezioni. Gil ha sottolineato che Gonzalez Urrutia non ha firmato l’accordo del Consiglio elettorale sul rispetto dei risultati.
Un’Elezione Sotto Scrutinio
Le accuse di interferenze esterne e di piani destabilizzanti sollevano preoccupazioni riguardo alla trasparenza e alla legittimità delle prossime elezioni in Venezuela. La situazione politica del Paese è già complessa e queste accuse potrebbero alimentare ulteriori tensioni e conflitti. Sarà fondamentale monitorare attentamente il processo elettorale per garantire che si svolga in modo libero e corretto.