L’appello dell’Osservatorio venezuelano dei carceri
L’Osservatorio venezuelano dei carceri ha lanciato un appello per il rilascio immediato e senza restrizioni di Rocío San Miguel, attivista per i diritti umani detenuta da 5 mesi con l’accusa di spionaggio. L’Ong, in una nota pubblicata su X (ex Twitter), ha definito la detenzione di San Miguel “ingiusta” e ha denunciato il suo arresto come “arbitrario”.Secondo l’Osservatorio, San Miguel, presidente dell’associazione Control Ciudadano e militante dell’opposizione, si trova in stato di detenzione presso il quartier generale del Servizio d’Intelligence Bolivariano (Sebin) da quando è stata arrestata. L’Ong ha sottolineato che San Miguel è stata privata della possibilità di nominare i suoi avvocati di fiducia, una situazione che, secondo l’organizzazione, rappresenta “una grave violazione del diritto alla difesa e a un giusto processo”.
Le accuse contro Rocío San Miguel
Il procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, aveva confermato l’arresto di San Miguel lo scorso febbraio, accusandola di essere coinvolta in una cospirazione per assassinare il presidente Maduro. Saab aveva inoltre affermato che San Miguel avrebbe fornito informazioni sui sistemi di difesa militare venezuelani all’Unione europea e a tre paesi stranieri.
Un’accusa grave e le preoccupazioni per la giustizia
L’accusa di spionaggio nei confronti di Rocío San Miguel è estremamente grave e solleva preoccupazioni riguardo alla giustizia e al rispetto dei diritti umani in Venezuela. La denuncia dell’Osservatorio venezuelano dei carceri riguardo alla privazione del diritto alla difesa di San Miguel è un segnale allarmante che merita un’attenta indagine da parte della comunità internazionale. È fondamentale garantire che ogni individuo abbia accesso a un processo equo e che le accuse siano sostenute da prove concrete.