Maratona legislativa in vista della pausa estiva
La Camera dei Deputati si trova ad affrontare una maratona legislativa prima della pausa estiva, con un calendario fitto di appuntamenti e di decreti da esaminare. Il via libera definitivo al disegno di legge Nordio ha dato il via a una corsa contro il tempo per smaltire un gran numero di provvedimenti, alcuni dei quali in scadenza.
Il calendario prevede l’esame del decreto sullo Sport lunedì prossimo, del decreto sulla semplificazione edilizia il 17 luglio, del decreto sulla Salute (in discussione generale) il 22 luglio, del decreto Infrastrutture il 26 luglio, del decreto sulle carceri il 29 luglio e del decreto per la protezione civile il 2 agosto.
È prevista anche l’anticipazione di una delle due misure del ‘pacchetto Valditara’, probabilmente quella sul voto in condotta o quella sulla filiera formativa. Il disegno di legge Sicurezza è invece previsto per il 5 agosto (con il voto finale dopo la pausa estiva), in slittamento rispetto alla data iniziale del 25 luglio.
Proteste delle opposizioni
Le opposizioni hanno espresso forti critiche alla gestione dell’Aula da parte del governo, denunciando un eccessivo ricorso al voto di fiducia che, a loro dire, “mortifica” il Parlamento.
La protesta si è manifestata nell’emiciclo di Montecitorio subito dopo l’annuncio della fiducia da parte del governo sul decreto Agricoltura e, successivamente, durante la Conferenza dei Capigruppo, dove i responsabili dei gruppi di centrosinistra hanno puntato il dito contro il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e il Presidente di Montecitorio Lorenzo Fontana.
“Mettete più fiducie dei governi tecnici arrivando il 10 luglio con 8 decreti, quindi 8 fiducie da qui a un mese, è un’umiliazione del Parlamento”, ha osservato Benedetto Della Vedova (Più Europa). “Vi siete assunti la responsabilità di aver mortificato e svuotato il Parlamento di una funzione che la Costituzione gli assegna”, ha tuonato Angelo Bonelli (Avs).
Federico Fornaro (Pd) ha affermato che “questa Camera prende atto delle decisioni prese altrove, è uno stravolgimento completo del bicameralismo paritario previsto dalla Costituzione”, aggiungendo che “così non si può andare avanti, qualche stop dobbiamo metterlo”.
La replica della maggioranza
Dalla maggioranza, il capogruppo di FDI Tommaso Foti ha replicato alle accuse, sostenendo che il governo è “molto sensibile ad accogliere modifiche, non solo dai banchi della maggioranza, ma anche dai banchi dell’opposizione”.
“Il Parlamento non è escluso dal confronto sui decreti – ha aggiunto – qualcuno può dire che sono troppi, ma non sono omnibus”.
Nessun accordo sul nuovo calendario
Le spiegazioni di Foti, però, non hanno convinto la minoranza che, in Conferenza dei Capigruppo, ha detto no al nuovo calendario proposto.
“Sulle modifiche” all’agenda non c’è stato accordo “e così sarà fino a quando questo sarà il modo di interpretare la gestione dell’Aula”, ha annunciato Francesco Silvestri (M5S). Davide Faraone (Iv) ha poi aggiunto: “Si sta esagerando, ho chiesto al presidente della Camera di intervenire per fermare questa vergognosa deriva”.
L’equilibrio tra efficienza legislativa e ruolo del Parlamento
La situazione attuale solleva un dibattito importante sull’equilibrio tra l’efficienza legislativa e il ruolo del Parlamento. Da un lato, è comprensibile la necessità di approvare provvedimenti importanti prima della pausa estiva. Dall’altro, è fondamentale garantire che il Parlamento svolga il suo ruolo di controllo e dibattito in modo effettivo, evitando un eccessivo ricorso a strumenti che potrebbero limitare il suo potere decisionale.