La fine di una lunga simulazione marziana
Si conclude oggi, dopo ben 378 giorni, la prima simulazione di una missione marziana del programma “Chapea” (Crew Health and Performance Exploration Analog) della Nasa. L’equipaggio, composto dalla biologa Kelly Haston, dall’ingegnere Ross Brockwell, dal medico Nathan Jones e dalla microbiologa Anca Selariu, ha vissuto e lavorato per più di un anno all’interno di una base di 158 metri quadri stampata in 3D, denominata “Mars Dune Alpha”, situata presso il Johnson Space Center di Houston, in Texas.
L’uscita dell’equipaggio dall’habitat e la cerimonia di saluto saranno trasmesse in diretta dall’agenzia spaziale statunitense a partire dalle 23,00 ora italiana.
Un anno di vita su ‘Marte’
L’equipaggio, definito dalla Nasa come “analoghi astronauti”, è entrato nella base “Mars Dune Alpha” il 25 giugno 2023 e ha simulato le attività di una missione sul Pianeta Rosso, come la manutenzione della base, la coltivazione di ortaggi e le passeggiate nei 111 metri quadrati che simulavano il suolo marziano.
Durante la simulazione, i quattro volontari hanno dovuto affrontare diverse sfide tipiche di una missione spaziale, tra cui la disponibilità limitata di risorse, l’isolamento prolungato e i ritardi nelle comunicazioni con la Terra, il tutto in un contesto di “reality scientifico” che ha permesso alla Nasa di raccogliere dati preziosi per le future missioni reali su Marte.
Un programma per il futuro
La missione appena conclusa è la prima di tre missioni del programma Chapea. La prossima simulazione è prevista per la primavera del 2025.
I dati raccolti durante la simulazione, che ha visto un monitoraggio costante dell’equipaggio da parte della Nasa, saranno fondamentali per la pianificazione di una missione umana su Marte, fornendo informazioni cruciali sulla salute e sulle prestazioni degli astronauti in un ambiente extraterrestre.
Un passo avanti per l’esplorazione spaziale
La simulazione ‘Chapea’ rappresenta un passo fondamentale nella preparazione di missioni umane su Marte. L’esperienza degli ‘analoghi astronauti’ fornirà dati preziosi per comprendere le sfide psicologiche, fisiche e logistiche che gli astronauti dovranno affrontare durante una missione di lunga durata su un altro pianeta. Questo programma dimostra l’impegno della Nasa per la ricerca e l’innovazione nel campo dell’esplorazione spaziale, aprendo la strada a future missioni con equipaggio umano verso Marte.