L’ammissione di Google: un’impronta di carbonio in crescita
Secondo il recente rapporto ambientale di Google, le emissioni di CO2 legate alle attività di gestione e storage dei dati sono aumentate di quasi la metà negli ultimi cinque anni. L’azienda ha ammesso che l’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) nei suoi prodotti ha contribuito a questo aumento, con un’impronta di carbonio che ha raggiunto 14,3 milioni di tonnellate equivalenti nel 2023, in crescita del 48% rispetto al 2019. Google attribuisce questo incremento alla maggiore intensità di calcolo richiesta dall’AI e all’espansione delle infrastrutture tecniche.
L’allarme di Goldman Sachs Research
Uno studio di Goldman Sachs Research conferma la crescente domanda energetica dei data center, con una previsione di crescita del 160% entro il 2030. Lo studio evidenzia che una singola domanda gestita da ChatGPT, ormai presente in molte automobili, consuma 2.9 Wh di elettricità nei data center. Questo consumo energetico si scontra con l’espansione delle reti di ricarica elettrica per veicoli, con una potenziale crescita della domanda energetica in Europa del 40-50% entro il 2033. Si stima che entro il 2030, il fabbisogno energetico dei data center in Europa potrebbe equivalere al consumo totale attuale di Portogallo, Grecia e Paesi Bassi messi insieme, considerando che circa il 15% dei data center mondiali si trovano attualmente in Europa.
L’urgenza di un’analisi approfondita
L’analista Sasha Luccioni di Hugging Face Inc. sottolinea la necessità di un’analisi più dettagliata dell’implementazione dei sistemi di machine learning (ML) in relazione ai costi energetici e alle emissioni. L’impatto ambientale dell’AI, soprattutto in settori come la mobilità, richiede un’attenta valutazione e la ricerca di soluzioni sostenibili per mitigare il consumo energetico dei data center.
Un paradosso per la sostenibilità?
L’adozione di tecnologie come ChatGPT nelle automobili potrebbe sembrare un passo avanti verso una mobilità intelligente, ma l’impronta energetica dei data center solleva seri dubbi sulla sostenibilità di questa tendenza. È fondamentale che l’industria automobilistica e le aziende tecnologiche investano in tecnologie di intelligenza artificiale più efficienti dal punto di vista energetico, per evitare che l’innovazione digitale si traduca in un aumento delle emissioni di carbonio.