Rinforzi estivi per la sicurezza a Lecce
La prefettura di Lecce ha comunicato l’invio di 185 uomini delle forze di polizia nella provincia salentina per far fronte alle esigenze di sicurezza durante il periodo estivo. La decisione è stata presa dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi durante una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, svoltasi a Lecce e presieduta dallo stesso ministro.
Alla riunione hanno partecipato, tra gli altri, il capo della polizia Vittorio Pisani, la sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone, esponenti della magistratura leccese e rappresentanti delle forze dell’ordine sul territorio.
Investimenti per la videosorveglianza
In relazione alla sicurezza urbana, il ministro Piantedosi ha annunciato che il ministero dell’Interno ha stanziato 300.000 euro a favore del Comune di Lecce per il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza. L’investimento mira a migliorare la sicurezza del capoluogo salentino, contribuendo a prevenire e contrastare eventuali crimini.
Intimidazioni a esponenti politici
La riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica è stata convocata anche in seguito alle intimidazioni subite da alcuni esponenti politici leccesi. Il deputato del Pd Claudio Stefanazzi, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci e l’assessora uscente di Lecce Fabiana Cicirillo hanno ricevuto minacce tramite lettere anonime.
Le autorità competenti stanno indagando sull’accaduto per identificare i responsabili e garantire la sicurezza degli esponenti politici colpiti da queste minacce.
Sicurezza e prevenzione nel periodo estivo
L’invio di rinforzi di polizia a Lecce in vista dell’estate testimonia l’attenzione del governo per la sicurezza pubblica in un periodo caratterizzato da un afflusso turistico maggiore. L’investimento in sistemi di videosorveglianza rappresenta una misura preventiva importante per contrastare la criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini. Tuttavia, è fondamentale non solo rafforzare le misure di sicurezza, ma anche investire in politiche sociali e di prevenzione per contrastare le cause profonde della criminalità.