Un omaggio a Mastroianni e De Sica
La sezione Venezia Classici della Mostra del cinema di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2024) celebra il centenario della nascita di Marcello Mastroianni con la proiezione di La notte (1961), uno dei film più belli di Michelangelo Antonioni, capitolo centrale della trilogia dell’incomunicabilità. La selezione include anche Ecce Bombo (1978) di Nanni Moretti, presentato a Cannes, diario post sessantottino del suo alter ego Michele Apicella.
Venezia Classici ricorda anche Vittorio De Sica a cinquant’anni dalla scomparsa con il capolavoro L’oro di Napoli (1954), un omaggio alla città partenopea attraverso sei episodi ispirati ai racconti di Giovanni Marotta.
Restauri e viaggi cinematografici
La giuria di studenti di scuole di cinema sarà presieduta dal regista e sceneggiatore Renato De Maria, che si dice “onorato” per l’incarico e entusiasta di poter “tornare studente e godere di questi meravigliosi capolavori nelle condizioni di proiezione migliori possibili!”
La sezione presenterà in anteprima mondiale 18 restauri realizzati nell’ultimo anno, provenienti da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo, tra cui la Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di cinematografia, la Cineteca di Bologna e la Film Foundation di Martin Scorsese.
Il direttore della Mostra Alberto Barbera, curatore anche di Venezia Classici, definisce la selezione “un viaggio cinematografico intorno al mondo”, con film provenienti da Francia, Giappone, India, Brasile e Stati Uniti.
Titoli di spicco
Tra i titoli in programma spiccano Il grande caldo (The Big Heat) di Fritz Lang e La signora del venerdì (His Girl Friday) di Howard Hawks, restaurati da Sony Pictures Entertainment, in occasione dei 100 anni della Columbia Pictures. Presente anche The Mahabharat, versione cinematografica dell’omonimo poema epico indiano realizzata da Peter Brook nel 1989.
Dal panorama italiano, oltre a L’oro di Napoli, troviamo Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto di Lina Wertmuller, grande successo della stagione 1974-75.
Tra i restauri statunitensi spiccano Là dove scende il fiume (Bend of the River) di Anthony Mann, Sangue e Arena (Blood and Sand) di Rouben Mamoulian con Tyron Power e Rita Hayworth, e Model di Frederick Wiseman.
Un panorama internazionale
La selezione di Venezia Classici comprende anche due classici francesi: Giochi proibiti (Jeux interdits) di René Clément e La calda amante (La peau douce) di François Truffaut.
Dal Giappone arrivano Storia segreta del dopoguerra: dopo la guerra di Tokyo (The Man Who Left His Will on Film) di Nagisa Oshima e La casa degli amori particolari (All Mixed Up o Swastika) di Yasuzô Masumura.
La geografia cinematografica si estende anche all’India con Ghatashraddha (1977) di Girish Kasaravalli, al Brasile con The Time and Turn of Augusto Matraga di Roberto Santos e alla Danimarca con il film d’esordio di Nicolas Winding Refn, Pusher.
Un’autentica rarità è il restauro della versione integrale di Goldflocken di Werner Schroeter (1976).
Un viaggio nel tempo e nella storia del cinema
Venezia Classici si conferma un’importante occasione per ripercorrere la storia del cinema, riscoprendo capolavori del passato e offrendo nuove prospettive di analisi. La selezione di restauri, omaggi e film internazionali dimostra la ricchezza e la diversità del linguaggio cinematografico, invitando a un viaggio nel tempo e nelle diverse culture.