Accuse di “Propaganda” e Sfruttamento dei Beni Pubblici
Secondo Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, il murale dedicato alla scrittrice Michela Murgia sulla facciata del V Municipio di Roma rappresenta un esempio di “propaganda politica e ideologica” del movimento Lgbtqia+, realizzata con la complicità del Partito Democratico. Coghe sostiene che l’opera, raffigurante la Murgia con la bandiera arcobaleno alle spalle, è stata finanziata dalle case editrici Rizzoli, Einaudi e Mondadori, qualificandosi come un’iniziativa a sfondo pubblicitario che sfrutta beni comuni.
Il Ruolo dell’Artista Laika e Dubbi sulla Sicurezza
L’ideatrice del progetto grafico è stata identificata come “Laika”, street artist già al centro di una controversia con Pro Vita & Famiglia a seguito dell’affissione di un manifesto considerato “blasfemo” raffigurante un Presepe con “due madonne” sulla sede dell’organizzazione durante il Natale del 2023. Il consigliere municipale Daniele Rinaldi di Fratelli d’Italia ha sollevato dubbi e rilievi sul rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro durante la realizzazione del murale.
Iniziative di Sensibilizzazione nelle Scuole
Coghe ha inoltre criticato l’intenzione del Pd di coinvolgere le scuole locali in attività di sensibilizzazione e approfondimento su Michela Murgia, definendola un'”intellettuale di estrema sinistra fortemente orientata in senso ideologico, in particolare sulle istanze politiche Lgbtqia+ e abortiste”.
Accuse di Abuso di Beni Pubblici
Pro Vita & Famiglia accusa Arcigay e il Pd, tramite l’amministrazione del V Municipio guidata da Mauro Caliste, di “abusare di beni e servizi pubblici per imporre con violenza all’intera collettività il pensiero ideologico di un’autrice decisamente divisiva”.
Un Dibattito Acceso sul Ruolo dell’Arte Pubblica
La vicenda del murale di Michela Murgia solleva un dibattito acceso sul ruolo dell’arte pubblica e sulla sua potenziale strumentalizzazione politica. È importante considerare se e come l’arte debba essere utilizzata per promuovere determinate ideologie o se debba rimanere un ambito di libera espressione e di confronto aperto.