Dubbi sul divieto di auto a combustione termica
Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha espresso perplessità riguardo al divieto di auto con motori a combustione termica previsto dall’Unione Europea entro il 2035, durante un intervento al Forum delle Energie Rinnovabili, Renewable Thinking 2024 a Saint-Vincent.
Secondo il ministro, l’obiettivo europeo sarebbe “ideologia”, in quanto si basa su previsioni a lungo termine difficilmente prevedibili: “Se sapessi a che punto arriverà la scienza dei motori tra 15 anni farei il mago“, ha dichiarato Pichetto Fratin.
Interrogativi sui biocarburanti
Pichetto Fratin ha poi rivolto l’attenzione ai biocarburanti, chiedendosi perché non siano ancora inclusi nella tassonomia europea, nonostante la loro capacità di ridurre le emissioni del 95%.
“Dobbiamo chiederci perché non sia ancora nella tassonomia europea, perché non va bene avere un carburante che riduce del 95% le emissioni. Credo sia più un interesse nazionale che non di Unione Europea e, in un Paese come l’Italia, intervenire diminuendo del 90% le emissioni con il biocarburante sarebbe un passo avanti notevole“, ha affermato il ministro.
Un’analisi critica delle politiche ambientali
Le dichiarazioni di Pichetto Fratin sollevano un dibattito interessante sulle politiche ambientali dell’Unione Europea. Il ministro, pur riconoscendo l’importanza della transizione ecologica, pone l’accento sull’incertezza scientifica e sulle possibili conseguenze di decisioni prese su basi ideologiche. La sua critica all’esclusione dei biocarburanti dalla tassonomia europea evidenzia la necessità di un’analisi attenta e pragmatica delle politiche energetiche, tenendo conto di tutte le possibili soluzioni e tecnologie.