Il programma ‘Zero Ozio’ e la produzione di uniformi scolastiche
Il governo di El Salvador, guidato dal presidente Nayib Bukele, ha annunciato un nuovo programma che prevede l’impiego dei detenuti nella produzione di uniformi per le scuole pubbliche. L’iniziativa, denominata ‘Zero Ozio’, mira a riqualificare i detenuti e a farli contribuire alla società, secondo le dichiarazioni del presidente Bukele sui social media.
Secondo il presidente, migliaia di detenuti considerati “non pericolosi”, inclusi ex membri delle ‘pandillas’ (bande criminali), saranno addestrati per lavorare alla produzione di uniformi scolastiche. Bukele ha dichiarato che questo permetterà ai detenuti di “riparare parte del danno che hanno causato alla società”
Il lavoro dei detenuti: non solo uniformi
Il programma ‘Zero Ozio’ non si limita alla produzione di uniformi. I detenuti di El Salvador sono già impegnati in diverse attività lavorative all’interno delle carceri, come la pulizia delle spiagge, la ristrutturazione di ospedali, la manutenzione dei parchi nazionali e la costruzione di alloggi pubblici.
Secondo la Direzione generale dei centri penali, oltre 21.000 detenuti sono impiegati in laboratori di produzione di scarpe, meccanica automobilistica, agricoltura e produzione di mobili. Le autorità sostengono che questi laboratori aiutano i detenuti a prepararsi al reinserimento nella società al termine della pena, contribuendo anche all’autosostenibilità delle carceri.
Un programma controverso
Il programma ‘Zero Ozio’ di Bukele, seppur con l’obiettivo di riqualificare i detenuti e farli contribuire alla società, solleva diverse questioni etiche e pratiche. L’utilizzo del lavoro detentivo a basso costo potrebbe sollevare dubbi sulla reale intenzione di riabilitazione dei detenuti, potendo essere visto come una forma di sfruttamento del lavoro. È importante valutare attentamente l’impatto di questo programma, assicurando che i detenuti siano trattati in modo equo e che le loro condizioni di lavoro siano dignitose.