Forti accusa di minacce a Travaglio e Lucarelli
Un nuovo capitolo si apre nella vicenda di Chico Forti, ex campione di vela e produttore 65enne condannato negli Stati Uniti per omicidio e rientrato in Italia il 18 maggio scorso dopo 24 anni di carcere in Florida. La Procura di Verona ha aperto un fascicolo per indagare su quanto riferito da un operatore dell’istituto di pena, secondo cui Forti avrebbe chiesto di contattare esponenti della ‘ndrangheta per mettere a tacere il direttore del “Fatto Quotidiano” Marco Travaglio, la giornalista Selvaggia Lucarelli e una terza persona.
Secondo quanto riferito dal legale di Forti, Andrea Radice, il suo assistito sarebbe rimasto “stupito, affranto e smarrito” dalle accuse apparse sui giornali, sostenendo di essere “caduto dalle nuvole”.
Reazioni e indagini in corso
La notizia ha suscitato reazioni immediate, con Lucarelli che ha criticato la mancata presa di posizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, mentre la presidente della Commissione Antimafia Chiara Colosimo ha definito la vicenda “di una gravità inaudita” se confermata, sottolineando la fiducia tradita dalle istituzioni.
Secondo le indagini, Forti avrebbe promesso un aiuto futuro in cambio del “favore”, senza specificare la natura di tale aiuto. La Procura ha confermato l’indagine e ha già sentito testimoni, tra cui un detenuto che avrebbe assistito all’incontro di Forti con la persona che avrebbe dovuto contattare la ‘ndrangheta. Il fascicolo è attualmente contro ignoti in quanto non è ancora stato individuato il reato.
Il Garante dei detenuti ha avviato accertamenti in merito, definendo la vicenda “un fatto molto grave” se confermata.
Ipotesi e polemiche politiche
Un’ipotesi sul possibile movente dietro le presunte minacce potrebbe essere legata al titolo con cui “Il Fatto Quotidiano” aveva aperto la notizia del rientro di Forti in Italia il 19 maggio, scrivendo “Benvenuto assassino”.
Il caso ha scatenato una nuova polemica politica, con l’opposizione che ha chiesto spiegazioni al governo, in particolare al ministro della giustizia Carlo Nordio. Il senatore Walter Verini (Pd) ha chiesto risposte urgenti a Nordio, mentre il leader del M5S Giuseppe Conte ha espresso massima vicinanza a Travaglio e Lucarelli, chiedendo chiarezza alla premier Meloni.
Anche il capogruppo di Avs in commissione Giustizia della Camera, Devis Dori, ha sollevato dubbi sul trattamento riservato a Forti, chiedendo spiegazioni a Nordio sul trattamento privilegiato garantito a Forti rispetto ad altri detenuti.
Un caso complesso con implicazioni potenzialmente gravi
La vicenda di Chico Forti si arricchisce di un nuovo capitolo inquietante, con accuse di minacce rivolte a giornalisti che solleva interrogativi sulla sicurezza e sul comportamento dell’ex velista. Le indagini in corso dovranno chiarire la veridicità delle accuse e le eventuali responsabilità di Forti, ma il caso mette in luce la complessità del sistema carcerario e il potenziale rischio di comportamenti devianti all’interno degli istituti di pena.