Un festival dedicato alla vicinanza in un mondo in conflitto
Dal 5 al 14 luglio, il borgo medievale di Santarcangelo di Romagna si prepara ad ospitare la 54/a edizione del Festival, diretta per il terzo anno dal curatore, drammaturgo e critico polacco Tomasz Kirenczuk. Il titolo di questa edizione, “While we are here”, invita a riflettere su un mondo in conflitto, immaginando pratiche che promuovono la vicinanza e la ricerca di nuove forme di coesistenza.Il festival, che ospiterà 30 compagnie italiane e internazionali, proporrà oltre 170 proposte spettacolari, tra cui performance, 9 djset e 8 incontri pubblici.
Performance e installazioni per esplorare il tema della vicinanza
Tra le performance in programma, spicca “Hit out” di Parini Secondo, in scena dal 5 al 7 luglio in Piazza Ganganelli (ingresso libero). La performance, una composizione musicale che utilizza il salto della corda come strumento percussivo e coreografico, si presenta come un’esperienza sensoriale coinvolgente.Dal 12 al 14 luglio, sarà la volta di “52blue” di Francisco Thiago Cavalcanti, artista di origini brasiliane selezionato dal programma “In Ex(ile) Lab”, dedicato al supporto di artiste e artisti in esilio. La performance, che prende spunto dalla metafora di una balena che emette un canto in frequenze troppo alte per essere percepite dalle sue simili, riflette sui rapporti umani e sulla necessità di vicinanza.
Warm up e workshop per entrare in contatto con gli artisti
Il Festival promuoverà un senso di comunità attraverso le pratiche di “warm up”, allenamenti fisici e corporei aperti a tutti, senza bisogno di esperienza pregressa. Il pubblico potrà partecipare a riscaldamenti somatici con Giovanfrancesco Giannini, Roberta Racis e Fabio Novembrini (9 luglio), a una pratica di danza giocosa con Francisco Thiago Cavalcanti (10 luglio) e a un workshop sul rapporto tra movimento e voce con Agata Siniarska (11 luglio).Il Festival offrirà anche la possibilità di partecipare a workshop come “Warm up into zoning” con Catol Teixeira (7 luglio), “CrePa – con noi” con Sara Sguotti e Arianna Ulian (11 luglio) e “How to protest” con Agniete Lisickinaite (13 luglio).
Un Festival radicato nel territorio
Molti dei lavori in scena al Festival sono nati da progetti e residenze svoltesi durante l’anno a Santarcangelo, in un dialogo continuo con la città. Il Festival si presenta quindi come un evento profondamente radicato nel territorio, che coinvolge attivamente la comunità locale e contribuisce a valorizzare il patrimonio culturale del borgo medievale.Per maggiori informazioni sul programma dettagliato del Festival, è possibile consultare il sito web ufficiale: www.santarcangelofestival.com
Un festival che guarda al futuro
Il Santarcangelo Festival, con la sua attenzione al mondo in conflitto e alla ricerca di nuove forme di coesistenza, si presenta come un evento che guarda al futuro, non solo dal punto di vista artistico, ma anche sociale e politico. La scelta di dedicare spazio a pratiche di vicinanza e di inclusione, come i warm up aperti a tutti, dimostra una sensibilità verso le esigenze del presente e un impegno a costruire un futuro più inclusivo e solidale.