Un assalto violento e ben organizzato
L’assalto alla Vedetta 2 Mondialpol a Sassari, avvenuto venerdì scorso, è stato un evento violento e ben organizzato. Secondo la testimonianza di Marcello Lella, una delle guardie giurate presenti durante la rapina, l’azione dei malviventi è durata circa 12 minuti e ha visto l’utilizzo di armi da fuoco, l’esplosione di una carica per far saltare una porta blindata e l’impiego di un escavatore per sfondare un muro.
Lella racconta di aver sentito colpi d’arma da fuoco provenire da diverse direzioni mentre si trovava nella sala conta. Il caveau era già chiuso al momento dell’irruzione e le guardie si sono messe in sicurezza in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Secondo quanto riferito, una parte del denaro è stata messa al sicuro gettandola in una via di fuga che si è poi chiusa ermeticamente. Le guardie non hanno avuto un contatto diretto con i malviventi, ma hanno percepito un accento sardo in alcune delle voci che hanno udito durante l’assalto.
Le richieste di maggiore sicurezza
Marcello Lella, che ha già vissuto un’esperienza simile nel 2016, ritiene che siano necessarie misure di sicurezza più efficaci per proteggere le guardie giurate, soprattutto nei giorni di fine mese, quando le vedette sono presumibilmente più vulnerabili.
Lella chiede maggiori controlli, più presidi e nuove modalità di difesa per le guardie giurate. Secondo lui, le istituzioni dovrebbero garantire una maggiore protezione per il personale in servizio, soprattutto in periodi considerati ad alto rischio.
La sicurezza del personale e la prevenzione di simili eventi
L’assalto alla Vedetta 2 Mondialpol solleva preoccupazioni sulla sicurezza del personale delle guardie giurate e sulla necessità di adottare misure preventive per evitare che simili eventi si ripetano. È importante che le istituzioni e le aziende di sicurezza prendano in considerazione le richieste delle guardie giurate e implementino misure di sicurezza adeguate per garantire la protezione del personale e prevenire future rapine.