La sfida finale a Villa Giulia
Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma si prepara ad ospitare la serata finale del Premio Strega 2024. Per la prima volta, il palco sarà posizionato più vicino alla platea rispetto alla consueta loggia dell’Ammannati. La competizione si riduce a tre finalisti: Donatella Di Pietrantonio con L’età fragile (Einaudi), Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo) e Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio).
La storia di Di Pietrantonio, che mette in discussione gli stereotipi legati agli anni e alla sicurezza dei piccoli centri di provincia, sullo sfondo della pandemia e di un caso di violenza di genere, si confronta con il racconto potente di Voltolini sugli ultimi anni di vita del padre, macellaio e malato di tumore. Valerio, invece, ci porta a Scauri, suo paese d’origine, esplorando sentimenti, pregiudizi e l’assioma dell’inconoscibilità dell’altro.
Un premio ricco di storia e novità
La diretta televisiva, in onda dalle 23.00 su Rai3, sarà condotta da Geppi Cucciari, alla sua quarta conduzione consecutiva, e da Pino Strabioli, già conduttore del premio nel 2016 e nel 2019. La serata includerà incursioni in platea e un focus sulla storia del premio, con un omaggio a Mario Soldati.
Per ragioni televisive e per rispettare la capienza del museo, gli ospiti saranno circa 600-700, un numero inferiore rispetto alle edizioni precedenti. Anche gli “Amici della Domenica” non potranno partecipare tutti alla serata, suscitando qualche polemica.
Tra le novità di quest’anno, il ritorno dello scrutinio dal vivo per gli ultimi 100 voti, con schede anonime stampate dal sistema di voto elettronico. La direzione della Fondazione Bellonci sarà affidata a Stefano Petrocchi, in assenza di Ada d’Adamo, scomparsa prima della finale nel 2023.
Un omaggio a Maria e Goffredo Bellonci
Alla vigilia della serata, è stata inaugurata una targa commemorativa dedicata a Maria e Goffredo Bellonci in via Fratelli Ruspoli 2, a Roma, nel palazzo che ha ospitato la nascita del Premio Strega e che oggi è Casa Museo e sede della Fondazione Bellonci.
La targa ricorda il legame dei Bellonci con la casa e il ruolo centrale che ha avuto nella storia della letteratura italiana, soprattutto durante il periodo della liberazione di Roma. “L’11 giugno del ’44, a una settimana dalla liberazione di Roma, Maria Bellonci disse: ‘possiamo incontrarci senza più nasconderci’“, ha ricordato Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci.
Moda e letteratura: un binomio in evoluzione
La 78/ma edizione del Premio Strega vede una rinnovata attenzione al mondo della moda, come già avveniva negli anni ’50, ’60 e ’70. I finalisti indosseranno abiti firmati: Chiara Valerio in Dior, Donatella di Pietrantonio in Etro, Raffaella Romagnolo in Missoni, Dario Voltolini e Paolo Di Paolo in Lardini e Tommaso Giartosio in Gucci.
L’ingresso degli stilisti sul palco dello Strega ha suscitato alcune polemiche, come testimoniato dalle dichiarazioni di Tommaso Giartosio e Paolo Di Paolo.
“Sarebbe molto bello se nelle sfilate e competizioni di moda venissero donati dei libri“, ha commentato Giartosio. “Non capisco perché l’unica categoria che non dovrebbe vestire abiti firmati è quella degli scrittori“, ha affermato Di Paolo.
Anche Chiara Valerio ha espresso la sua opinione: “La pubblicità più bella è Jean Cocteau che vende televisori per Ribet-Desjardins che è una catena di grandi magazzini tecnologici. L’editoria è strabica un occhio al mercato e uno allo spirito“.
Un premio in evoluzione
Il Premio Strega, da sempre simbolo di prestigio letterario, si dimostra un premio in continua evoluzione. L’attenzione al mondo della moda, seppur oggetto di qualche critica, rappresenta un tentativo di avvicinare il premio a un pubblico più ampio, in linea con le tendenze contemporanee. La scelta di ospitare la finale a Villa Giulia, un museo di grande valore storico e artistico, testimonia la volontà di dare al premio una cornice prestigiosa e di legarlo a un contesto culturale ricco di suggestioni.