Una guida sentimentale alla Parigi del 2024
“Parigi è sempre Parigi”, un modo di dire entrato nell’immaginario collettivo grazie al celebre film, torna a nuova vita con il libro di Stefano Montefiori, corrispondente del Corriere della Sera nella capitale francese da anni. L’autore propone una guida “arbitraria”, come lui stesso la definisce, che racconta la città e la società francese del 2024 attraverso un mosaico di storie, strade, persone e personaggi.Il libro si presenta come una guida sentimentale e alternativa, perfetta per essere messa in valigia o per essere letta comodamente da casa, e accompagna il lettore alla scoperta di luoghi cari a Montefiori, spesso assenti nei percorsi turistici classici.
Tradizione e progresso nella Parigi di Montefiori
L’opera esplora le ossessioni di un popolo attratto dal progresso ma perennemente affascinato dalla tradizione. Montefiori racconta una Parigi che si trova al centro dell’attenzione internazionale grazie alle novità politiche e ai Giochi Olimpici, svelando la città in tutta la sua complessità, con le sue luci e le sue ombre.
Un viaggio attraverso le diverse anime di Parigi
Dall’Eliseo alla Versailles, dai quartieri centrali alle difficili banlieue, teatro di esperimenti sociali e di un’integrazione mai riuscita, Montefiori conduce il lettore in un viaggio attraverso le diverse anime di Parigi. Si sofferma sulla triangolare place Dauphine, definita dai surrealisti “il sesso di Parigi”, e sulla città sotterranea, un luogo proibito ma frequentato da una comunità di fuorilegge.Il libro include anche la descrizione del Villaggio Olimpico in vista di Paris 2024, la Chinatown di Houellebecq, la casa-museo di Serge Gainsbourg e Jane Birkin e l’esperienza libertina, ma al contempo borghese, di una notte al club Les Chandelles.
La frattura sociale e le questioni politiche
Oltre ai luoghi e alle storie, il libro affronta anche la frattura della società francese, la divisione tra classi, il problema delle élite e le questioni politiche che hanno segnato gli ultimi stravolgimenti. Montefiori analizza le tensioni sociali e gli esperimenti di integrazione falliti nelle banlieue, offrendo un quadro completo della situazione politica e sociale francese.
Un ritratto multiforme di Parigi
“Parigi è sempre Parigi” si presenta come un’opera ricca e variegata, che offre una prospettiva inedita sulla città, andando oltre i luoghi comuni e i percorsi turistici. Montefiori, con la sua esperienza di corrispondente, riesce a trasmettere al lettore un’immagine autentica e multiforme di Parigi, con i suoi splendori e le sue contraddizioni.