La controversia sulla libertà di Mancuso
La Giurisdizione speciale per la pace (Jep) in Colombia ha respinto la richiesta di libertà temporanea per Salvatore Mancuso, ex capo paramilitare italo-colombiano. Mancuso è tornato in Colombia alcuni mesi fa dopo che il presidente Gustavo Petro lo ha nominato responsabile dei negoziati con le guerriglie.
La decisione della Jep ha innescato una controversia giuridica, poiché il caso di Mancuso è conteso tra due giurisdizioni: la Jep, creata nell’accordo di pace con le ex Farc per processare i crimini di guerra commessi durante il conflitto interno, e il Tribunale di giustizia e pace, istituito per processare gli estremisti di destra in seguito alla loro deposizione delle armi avvenuta negli anni 2000.
La decisione della Corte costituzionale
La controversia sulla competenza giurisdizionale sul caso Mancuso sarà ora decisa dalla Corte costituzionale colombiana. La Corte dovrà stabilire quale delle due giurisdizioni, la Jep o il Tribunale di giustizia e pace, avrà il potere di giudicare l’ex capo paramilitare.
Un caso complesso con implicazioni importanti
Il caso Mancuso è complesso e presenta implicazioni significative per il sistema giudiziario colombiano. La decisione della Corte costituzionale avrà un impatto importante sulla giurisdizione sui crimini commessi durante il conflitto armato in Colombia, e potrebbe avere ripercussioni su altri casi simili in futuro.