Amazon rafforza la sua presenza in Italia
Amazon ha annunciato un piano di assunzioni che porterà il numero dei suoi dipendenti a tempo indeterminato in Italia a circa 19.000 entro la fine del 2024. Questo rappresenta un incremento rispetto alle previsioni dello scorso anno e conferma l’impegno dell’azienda nel rafforzare la propria presenza nel Paese.
Secondo Mariangela Marseglia, Vp country manager di Amazon.it e Amazon.es, questi posti di lavoro sono “fondamentali per continuare ad innovare per conto dei nostri clienti e del Paese”. I dipendenti saranno distribuiti nei 60 siti di Amazon in tutta Italia.
Un’ampia gamma di ruoli e retribuzioni competitive
Amazon Italia offre circa 400 tipologie di lavoro differenti, come affermato da Lorenzo Barbo, amministratore delegato di Amazon Italia Logistica. L’azienda si impegna a garantire retribuzioni competitive, con revisioni annuali della retribuzione lorda dei dipendenti della rete logistica.
L’incremento della retribuzione lorda iniziale dello scorso anno ha rappresentato un aumento del 21% rispetto alle retribuzioni corrisposte nel 2019 e dell’8% rispetto agli stipendi medi determinati dal quinto livello del Ccnl nazionale dei trasporti e della logistica.
Nuovi centri in arrivo: Alessandria e Jesi
Amazon ha avviato le selezioni per il nuovo centro di approvvigionamento di Alessandria, che aprirà entro la fine del 2024 e sarà unico nel suo genere in Italia. L’azienda prevede di creare oltre 400 posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni dall’apertura del centro.
Inoltre, è previsto l’apertura nel 2025 dell’undicesimo centro di distribuzione Amazon in Italia, il quinto nel Centro-Sud, a Jesi. L’investimento per questo centro ammonta a 180 milioni di euro.
Un investimento strategico in Italia
L’annuncio di Amazon conferma l’importanza strategica dell’Italia per il colosso dell’e-commerce. L’azienda sta investendo in modo significativo nel Paese, creando nuovi posti di lavoro e contribuendo alla crescita economica. Questa strategia potrebbe essere interpretata come una risposta alle crescenti pressioni normative e politiche che stanno influenzando il settore dell’e-commerce in Europa, con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione sul mercato italiano.