La fine di un’era per la Pro Recco
Un fulmine a ciel sereno ha scosso il mondo della pallanuoto italiana: Gabriele Volpi, magnate della logistica e proprietario del gruppo Orlean Invest, ha annunciato il suo addio alla Pro Recco, club che ha guidato per 17 anni, portandolo a diventare una delle squadre più titolate al mondo negli sport di squadra.
L’annuncio è arrivato con un comunicato ufficiale in cui Volpi ha spiegato che la decisione, “profondamente dolorosa”, si inserisce in un’ottica di “progressiva diversificazione delle iniziative” del gruppo Orlean Invest. La proprietà ha espresso l’auspicio che “qualche imprenditore ligure o appassionato della pallanuoto possa raccogliere la straordinaria eredità” del club, garantendone la continuità e i successi.
Un palmarès ricco di successi
La Pro Recco, sotto la guida di Volpi, ha collezionato un palmarès invidiabile: 36 scudetti (di cui 17 conquistati con Volpi), 17 Coppe Italia, 11 Coppe dei Campioni (8 con Volpi) e 9 Supercoppe europee. Un’epopea sportiva che ha visto la Pro Recco dominare il panorama pallanuotistico internazionale.
Le parole di Volpi: “L’invidia e la gelosia”
Nel suo comunicato, Volpi ha definito la sua esperienza alla guida della Pro Recco “una cavalcata magnifica”, iniziata quando era “solo un ragazzino” e ha riconosciuto il ruolo fondamentale dell’allenatore Piero Pizzo, definito “un secondo padre”. Tuttavia, ha ammesso di aver subito l’effetto di “due fra i sentimenti più universali e insopprimibili che esistano: l’invidia e la gelosia”.
Volpi ha spiegato di aver sentito “la necessità e l’obbligo morale di restituire alla mia terra il meglio che potesse avere in ambito sportivo”, portando la Pro Recco ai massimi livelli mondiali. Ora, però, sente che è arrivato il momento di lasciare che il club “impari a camminare da solo”, prescindendo dalla sua persona.
Un cambio di guardia significativo
L’addio di Gabriele Volpi alla Pro Recco segna un cambio di guardia importante per la pallanuoto italiana. Volpi ha contribuito in modo determinante al successo del club, investendo risorse e passione per portarlo ai vertici del panorama internazionale. La sua decisione di lasciare la presidenza apre un nuovo capitolo per la Pro Recco, che dovrà affrontare la sfida di trovare un nuovo leader capace di garantire la continuità del progetto sportivo.