Dazi provvisori sulle auto elettriche cinesi
La Commissione Europea ha dato il via a una nuova fase della battaglia commerciale con la Cina, imponendo dazi provvisori sulle importazioni di auto elettriche dal Paese asiatico. I dazi, che entreranno in vigore a partire da domani, sono stati annunciati a inizio giugno e colpiscono tre produttori cinesi: Byd (17,4%), Geely (19,9%) e Saic (37,6%).
Altri produttori coinvolti nell’indagine saranno soggetti a un dazio del 20,8%, mentre le società che non hanno collaborato con l’indagine saranno colpite da un dazio del 37,6%.
Questi dazi provvisori dovranno essere confermati entro fine ottobre da parte degli Stati membri. Se confermati, i dazi definitivi saranno applicati per un periodo di cinque anni.
La risposta cinese
La Cina ha espresso la speranza che l’Ue “lavorerà nella stessa direzione e mostrerà sincerità nel portare avanti la consultazione sull’indagine antisovvenzioni”, come ha dichiarato il ministero del Commercio cinese. Il portavoce He Yadong ha sottolineato che la consultazione dovrebbe basarsi su “fatti e regole” e dovrebbe portare a una soluzione accettabile per entrambe le parti “il prima possibile”.
Secondo He, la Cina e l’Ue hanno già svolto numerosi cicli di consultazioni a livello tecnico e c’è ancora una finestra di quattro mesi prima che venga presa una decisione definitiva sui dazi.
Un’escalation commerciale?
L’imposizione di dazi sulle auto elettriche cinesi da parte dell’Ue potrebbe rappresentare un’escalation della guerra commerciale tra le due potenze economiche. Nonostante la Cina abbia espresso la speranza di una soluzione negoziata, la decisione dell’Ue potrebbe portare a tensioni commerciali maggiori, con possibili ripercussioni sulle relazioni economiche tra i due blocchi. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione nei prossimi mesi, in particolare in vista della decisione definitiva sui dazi prevista per fine ottobre.