L’assoluzione di Morgan per diffamazione
Il giudice monocratico del Tribunale di Imperia Marta Bossi ha emesso una sentenza di assoluzione per Marco Castoldi, in arte Morgan, dall’accusa di diffamazione nei confronti di Cristian Bugatti, in arte Bugo. La decisione è stata presa con la formula “il fatto non sussiste”, mettendo fine alla querela nata da alcuni fatti accaduti a margine del Festival di Sanremo 2020.
Ricordiamo che Morgan e Bugo avevano partecipato alla kermesse canora in coppia con il brano “Sincero”, ma erano stati squalificati dopo che Morgan aveva modificato il testo della canzone durante l’esibizione della quarta serata. La querela era stata presentata da Bugo in seguito ad alcune dichiarazioni di Morgan nei suoi confronti, ritenute diffamatorie.
Il pm di Imperia aveva chiesto una condanna a un anno e sei mesi, mentre l’avvocato di parte civile Donatella Cerasi aveva richiesto un risarcimento di 55mila euro e la pubblicazione della sentenza sui quotidiani, sostenendo che Bugatti aveva subito un danno personale di grande risonanza.
Le dichiarazioni di Morgan e la tesi della difesa
Le dichiarazioni di Morgan che avevano portato alla querela riguardavano alcune interviste rilasciate dall’artista, tra cui una conferenza stampa e un’apparizione nel programma televisivo “Non è la D’Urso”. In queste interviste, Morgan aveva definito Bugo con espressioni come “dilettante figlio di p…”, “mentecatto plagiato” e “uno che non ce la farà mai”.
La difesa di Morgan, guidata dall’avvocato Rossella Gallo, ha sostenuto che le dichiarazioni dell’artista non costituivano reato di diffamazione, ma si trattavano di mere critiche in ambito artistico-musicale. La difesa ha presentato prove a sostegno della sua tesi, tra cui i video integrali delle interviste incriminate.
Le dichiarazioni a caldo dopo la sentenza
“La verità trionfa sempre”, ha commentato Morgan dopo l’assoluzione. L’avvocato Gallo ha espresso soddisfazione per la sentenza, dichiarando che fin dall’inizio avevano dimostrato l’infondatezza dell’accusa di diffamazione. La difesa ha sottolineato che l’obiettivo era la riappacificazione tra i due artisti, e che le prove presentate hanno dimostrato che Bugo non aveva subito alcun danno dalle dichiarazioni di Morgan, anzi ne aveva beneficiato.
Secondo la difesa, il processo sarebbe stato influenzato da una “suggestione” che avrebbe confuso il pubblico. “Oggi non è la mia vittoria ma quella dell’impegno e della serietà”, ha aggiunto Morgan, riconoscendo il lavoro degli avvocati e la fiducia data alla verità.
Un caso di libertà di espressione nell’ambito artistico
La sentenza di assoluzione di Morgan solleva importanti questioni relative alla libertà di espressione nell’ambito artistico. Le dichiarazioni di Morgan, pur forti e offensive, sono state ritenute dal giudice rientrare nell’ambito di critiche artistiche-musicali, evidenziando la complessità di definire i confini tra critica e diffamazione, soprattutto quando si tratta di personaggi pubblici e di dinamiche interne al mondo dello spettacolo.