L’ambizioso progetto di Google
Google ha in mente un piano ambizioso: utilizzare le immense risorse musicali di YouTube per alimentare i suoi modelli di intelligenza artificiale. Secondo il Financial Times, la società starebbe trattando con le principali etichette discografiche, come Sony Music Entertainment, Universal Music Group e Warner Records, per ottenere le licenze necessarie.
Il dissenso degli artisti
Tuttavia, nonostante l’accordo con le major, l’ultima parola spetterebbe agli artisti stessi, e molti di loro non sono entusiasti all’idea di vedere le proprie opere utilizzate per addestrare l’intelligenza artificiale. Lo scorso aprile, oltre 200 cantanti e band hanno firmato una lettera aperta in cui si dichiaravano preoccupati per un potenziale “uso predatorio” dell’AI che potrebbe “rubare voci e sembianze di artisti professionisti, violare i diritti dei creatori e distruggere l’ecosistema musicale”.
Il precedente di Dream Track
Lo scorso novembre, YouTube ha lanciato Dream Track, uno strumento che ha permesso ad alcuni utenti selezionati di utilizzare testi e voci di cantanti famosi, come John Legend, per creare brani inediti. L’iniziativa ha coinvolto solo dieci artisti, ma YouTube ha dichiarato l’intenzione di ampliare il catalogo con altre voci licenziate.
Le major contro le startup musicali
Recentemente, il trio formato da Sony, Universal e Warner ha intentato una causa contro le startup musicali Suno e Omio, accusandole di violazione del copyright su “massiccia scala”. Le tre major hanno richiesto ingiunzioni contro ogni ulteriore utilizzo e fino a 150.000 dollari per opera.
L’etica dell’utilizzo della musica per l’AI
L’utilizzo di opere musicali per addestrare l’intelligenza artificiale solleva questioni etiche complesse. Da un lato, l’AI potrebbe beneficiare di un’enorme quantità di dati musicali per sviluppare capacità creative innovative. Dall’altro, è fondamentale garantire che i diritti degli artisti siano tutelati e che la loro opera non venga sfruttata senza il loro consenso. Trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la protezione dei diritti d’autore sarà una sfida cruciale per il futuro dell’industria musicale.