Il Brasile spinge per elezioni “normali” in Venezuela
Il governo brasiliano ha espresso la necessità che le elezioni presidenziali in Venezuela, previste per il 28 luglio, si svolgano in un clima di “normalità”. L’ambasciatrice Gisela Padovan, segretario per l’America Latina e i Caraibi presso il ministero degli Esteri brasiliano, ha affermato che “i venezuelani devono fare la loro parte con le elezioni” e che il Brasile sta lavorando per garantire che le elezioni siano riconosciute, soprattutto dai venezuelani stessi.
Secondo Padovan, è fondamentale che “lo sconfitto, chiunque sarà, riconosca il vincitore”, sottolineando l’importanza di un risultato elettorale accettato da tutti gli attori politici venezuelani.
Reintegro del Venezuela nel Mercosur legato alle elezioni
Il Brasile ha legato il possibile reintegro del Venezuela nel Mercosur al buon esito delle elezioni. L’ambasciatrice Padovan ha avvertito che senza elezioni “normali” non ci sarà la revoca delle sanzioni statunitensi e la normalizzazione della situazione. Il governo del presidente Lula da Silva ha espresso il desiderio di un Mercosur composto da sei Paesi, includendo Venezuela e Bolivia.
Il Venezuela era stato sospeso dal Mercosur nel 2017 a seguito del mancato rispetto della ‘clausola democratica’ dell’organizzazione da parte del governo di Nicolas Maduro.
Un passo verso la normalizzazione?
La posizione del Brasile rappresenta un passo significativo verso la normalizzazione dei rapporti con il Venezuela, dopo anni di tensioni politiche. L’apertura al reintegro nel Mercosur, legata al rispetto di standard democratici nelle elezioni, potrebbe contribuire a un processo di riavvicinamento tra i Paesi sudamericani. Tuttavia, resta da vedere come si svolgeranno le elezioni e se saranno effettivamente riconosciute da tutti gli attori politici venezuelani, così come richiesto dal Brasile.