Un viaggio intimo attraverso tredici racconti
“I nomi delle cose”, edito da Einaudi, è la nuova opera di Antonio Skármeta, scrittore cileno riconosciuto come una delle voci più affascinanti della narrativa latino-americana contemporanea. L’autore, celebre per il romanzo “Il postino di Neruda”, riempie le sue storie di mare, letteratura, relazioni, musica, passioni e malinconie, con un linguaggio che vibra di bruciante sincerità.La raccolta raccoglie tredici short story, ognuna delle quali si addentra in un mondo intimo e profondo, esplorando le sfumature dell’animo umano attraverso storie intense e coinvolgenti.
“Il giovane con il racconto”: un re solitario in cerca di ispirazione
La prima storia della raccolta, “Il giovane con il racconto”, racconta di un ragazzo in cerca di tranquillità e ispirazione che si trasferisce in una baracca sulla spiaggia per scrivere un romanzo. Circondato dalla bellezza del mare e della sabbia bianca, si sente un re, sicuro di non aver bisogno di altro al mondo. Tuttavia, troverà la vera pace dei sensi solo quando entrerà in contatto con degli sconosciuti, condividendo con loro la passione per le telline.
“Pesce”: tensioni domestiche e scontro generazionale
“Pesce” racconta di un’esile trama familiare, con tensioni domestiche e scontro generazionale. La storia è narrata dal punto di vista di un bambino, testimone delle liti tra la nuora e la suocera. La vecchia sbuffa senza dire una parola, mentre il nonno paralizzato su una sedia a rotelle impreca spesso. Un pranzo a base di “congrio colorado” sarà l’elemento che calmerà la bufera scatenata da una zuccheriera di ceramica andata in frantumi.
“Il ciclista del San Cristobal”: un’esaltazione del corpo e della sfida
“Il ciclista del San Cristobal” è una storia che celebra l’esaltazione del corpo e la sfida. Il racconto descrive un giovanotto in sella alla bici, con un linguaggio ricco di immagini abbaglianti. La salita si trasforma in una sfida al limite, in una corsa irresistibile dove il corpo si spinge oltre i propri limiti, in una “sfida del mio corpo a Dio”.
Lo stile di Skármeta: realismo e poesia
Lo stile di Skármeta si caratterizza per un realismo che si tinge di poesia, capace di catturare l’essenza delle emozioni e dei sentimenti umani. Le sue storie sono piene di vita, di colori e di sensazioni, con una profonda attenzione ai dettagli e alla psicologia dei personaggi. La sua scrittura è coinvolgente e autentica, capace di trasportare il lettore in mondi lontani e di fargli vivere in prima persona le emozioni dei protagonisti.