Una nuova sezione museale dedicata ai videogiochi
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha inaugurato la Video Game Zone, una delle prime sezioni museali permanenti dedicate al mondo del videogioco. L’evento è stato arricchito dalla presenza di David Cage, uno dei più importanti autori di videogiochi e fondatore di Quantic Dream, che ha ricevuto la Stella della Mole per il suo contributo pioneristico allo sviluppo narrativo nell’intersezione tra cinema e videogiochi.
“Nella mia carriera ho sempre sostenuto l’idea che i videogiochi siano una forma di espressione creativa, come il cinema o la letteratura”, ha dichiarato Cage, aggiungendo di essere onorato che i giochi Heavy Rain e Detroit: Become Human siano esposti nella nuova sezione museale.
Un percorso espositivo che esplora il legame tra videogiochi e cinema
Il percorso espositivo della Video Game Zone offre ai visitatori un’immersione nel mondo dei videogiochi, grazie a una proiezione centrale che propone un montaggio di film e serie tv che hanno citato, omaggiato o si sono ispirate al mondo del videogioco e alla gaming culture.
Tra le opere in mostra troviamo Tron di Steven Lisberger, War Games – Giochi di Guerra di John Badham, Kung-Fu Master di Agnès Varda, Super Mario Bros. di Annabel Jankel e Rocky Morton, EXistenZ di David Cronenberg, Stranger Things dei Fratelli Duffer e Ready Player One di Spielberg.
Un progetto che punta a valorizzare il videogioco come forma d’arte
“Abbiamo creato uno spazio unico, perfettamente inserito nel percorso museale, che racconta il legame sempre più forte tra videogioco e cinema”, ha spiegato Domenico De Gaetano, direttore del Museo e co-curatore dell’allestimento, anticipando che il museo intraprenderà un percorso di acquisizione di opere, di studio e ricerca per la realizzazione di una mostra dedicata ai videogiochi nei prossimi anni.
“L’introduzione dei videogiochi al Museo del Cinema non solo è un passaggio formale nel riconoscimento come forma d’arte a pieno titolo, ma vuole stimolare il dialogo tra forme d’arte diverse ma complementari, mostrando le intersezioni, le influenze reciproche e le potenzialità espressive di questi due medium che hanno segnato il XX e XXI secolo”, ha sottolineato Fabio Viola, co-curatore dell’allestimento.
Un passo importante per il riconoscimento del videogioco come forma d’arte
L’apertura della Video Game Zone al Museo Nazionale del Cinema di Torino rappresenta un passo significativo nel riconoscimento del videogioco come forma d’arte a pieno titolo. L’inclusione di una sezione permanente dedicata a questo medium all’interno di un museo di fama internazionale come quello torinese testimonia l’evoluzione culturale e l’affermazione del videogioco come forma di espressione artistica complessa e ricca di potenzialità narrative e tecniche.