La ‘Legge Conan’ per tutelare gli animali
Mentre i mercati argentini sono in fibrillazione per le incertezze sul programma economico del governo, il presidente Javier Milei sta spingendo per l’approvazione rapida di una legge dedicata al suo amato mastino inglese, Conan, deceduto nel 2017.
Il progetto di legge prevede un inasprimento delle pene per maltrattamenti sugli animali, portandole da un minimo di sei mesi a un massimo di sei anni di reclusione per chiunque “infligge abusi o rende gli animali vittime di atti di crudeltà”.
La legge include tra i maltrattamenti anche l’abuso sessuale, la tortura e l’utilizzo per compiti inappropriati, oltre a stabilire la responsabilità per le mancate cure veterinarie e l’abbandono.
Le origini della ‘Legge Conan’
La ‘Legge Conan’ è stata presentata a gennaio dopo il caso di un autista di autobus che aveva investito di proposito un cane. Milei stesso aveva pubblicato sui social media il video dell’evento per aiutare a identificare il colpevole.
Conan, però, è da tempo al centro delle cronache politiche. Dopo la sua morte nel 2017, Milei lo fece clonare negli Stati Uniti ottenendo cinque cuccioli identici.
Un’iniziativa controversa
La spinta di Milei per l’approvazione della ‘Legge Conan’ solleva alcune questioni. Da un lato, è lodevole il suo impegno per la tutela degli animali e l’inasprimento delle pene per chi li maltratta. Dall’altro, l’intitolazione della legge al suo cane, soprattutto alla luce della clonazione e delle controversie sulla morte di uno dei cloni, potrebbe apparire come una mossa politica più che un atto di sincero amore per gli animali.