La plastisfera: una minaccia silenziosa per i fiumi
Un recente studio condotto sul fiume Mekong in Cambogia, pubblicato sulla rivista Water Research, ha svelato una minaccia nascosta per la salute dei fiumi: la plastisfera. Si tratta di un ecosistema di microorganismi che prospera sui rifiuti di plastica, con conseguenze potenzialmente disastrose per l’ambiente.
Secondo la ricerca, condotta da un consorzio internazionale di ricerca con la partecipazione dell’Università di Milano-Bicocca, la plastisfera sta alterando il ciclo dei nutrienti e causando una drammatica riduzione dell’ossigeno nelle acque del fiume Mekong, uno dei più ricchi di biodiversità al mondo.
“I fiumi forniscono servizi ecosistemici essenziali, dall’acqua potabile all’irrigazione e alla pesca”, afferma Veronica Nava, ricercatrice dell’Università di Milano-Bicocca e prima autrice dello studio. “Il nostro studio dimostra che la plastisfera sta modificando la qualità delle acque, con conseguenze negative per la salute del fiume e la sua capacità di sostenere la biodiversità.”
Rischio di ‘zone morte’ e produzione di gas serra
Lo studio evidenzia come la proliferazione di microorganismi sulla plastica galleggiante possa portare a una riduzione dell’ossigeno nell’acqua, creando un rischio concreto di formazione di ‘zone morte’, in cui i pesci e altri animali non possono sopravvivere, soprattutto durante la stagione secca, secondo Sudeep Chandra, direttore del Global Water Center dell’Università del Nevada.
I ricercatori ipotizzano inoltre che la riduzione dell’ossigeno possa contribuire alla produzione di gas serra come l’anidride carbonica e il metano. “L’inquinamento da plastica potrebbe creare punti caldi biogeochimici che emettono gas serra nei fiumi”, afferma Chandra, sottolineando l’urgenza di affrontare il problema dell’inquinamento da plastica nelle acque dolci.
L’impatto silenzioso della plastica
Lo studio sul fiume Mekong ci ricorda l’impatto spesso silenzioso e subdolo dell’inquinamento da plastica sugli ecosistemi acquatici. La plastisfera rappresenta un esempio concreto di come la plastica, oltre ad essere un problema visibile, stia modificando in modo profondo la chimica e la biologia dei nostri fiumi, con conseguenze potenzialmente gravi per la biodiversità e la salute umana.