Dubbi sull’autonomia anche nel centrodestra
L’autonomia differenziata, riforma fortemente voluta dalla Lega, continua a suscitare perplessità anche all’interno del centrodestra. Dopo le dichiarazioni di dubbi da parte del governatore della Calabria Roberto Occhiuto (Forza Italia), è il presidente del Lazio Francesco Rocca, vicino a Fratelli d’Italia, a esprimere cautela sulla riforma.
Rocca ha dichiarato che prima di richiedere l’autonomia per il Lazio, effettuerà una valutazione attenta, sottolineando che la regione si trova in una situazione finanziaria difficile con un debito di 20 miliardi di euro, a differenza del Veneto che, secondo Rocca, ha una situazione finanziaria più solida. Il presidente del Lazio ha inoltre sottolineato l’importanza di attendere la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) prima di prendere una decisione.
Il fronte del ‘no’ si rafforza
Intanto, il fronte del ‘no’ al referendum sull’autonomia differenziata si rafforza. Staff di cinque regioni, con la Sardegna in testa, si stanno organizzando per promuovere l’abrogazione della legge targata Calderoli. In Emilia Romagna, le commissioni bilancio e statuto dell’Assemblea legislativa hanno votato a favore di un documento che invita la regione a richiedere l’indizione del referendum abrogativo.
Anche il presidente della Campania Vincenzo De Luca si è schierato contro la riforma, definendola “sciagurata” e respingendo la proposta di gemellaggio con il Veneto avanzata dal governatore Zaia. Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si è espresso contro l’autonomia differenziata, definendola “un’idea pericolosa e sbagliata”.
Titubanze anche nel governo
Anche all’interno del governo sembrano esserci titubanze sullo sponsorizzare la nuova legge sull’autonomia differenziata. Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha definito la riforma “un passaggio importante”, ma ha anche sottolineato che “naturalmente come il coltello, può essere utilizzato per tagliare il salame ma anche per accoltellare il vicino”, evidenziando così i potenziali rischi e le ambiguità della riforma.
Un’autonomia differenziata controversa
La riforma sull’autonomia differenziata sembra destinata a dividere non solo la politica, ma anche l’opinione pubblica. Le dichiarazioni di alcuni esponenti del centrodestra, che mettono in discussione l’opportunità della riforma, evidenziano come il tema sia tutt’altro che scontato. La crescita del fronte del ‘no’ al referendum, che vede coinvolte regioni del nord e del sud, dimostra come la questione susciti preoccupazioni e dubbi in diverse aree del Paese. Sarà interessante osservare come si evolverà il dibattito e quali saranno le reali conseguenze di questa riforma, che si prospetta complessa e delicata.