Pogacar inarrestabile sul Galibier
La quarta tappa del Tour de France, con un percorso di 139,6 chilometri da Pinerolo a Valloire, ha visto il trionfo di Tadej Pogacar, che ha conquistato la maglia gialla di leader dopo una performance dominante. Lo sloveno, al suo 12° successo alla Grande Boucle, ha sferrato l’attacco decisivo nell’ultimo chilometro del Galibier, lasciandosi alle spalle i suoi avversari.
Pogacar ha tagliato il traguardo con un vantaggio di 35 secondi su un terzetto composto dal belga Remco Evenepoel, dal compagno di squadra Juan Ayuso e dallo sloveno Primoz Roglic. Il suo principale rivale, Jonas Vingegaard, è stato l’unico a riuscire a seguirlo per un breve tratto, ma ha perso terreno poco prima della vetta, terminando la tappa al quinto posto a 37 secondi dal vincitore.
Il primo degli italiani è stato Giulio Ciccone (LTK), giunto nono con un distacco di 2’41”.
Classifica generale e dichiarazioni di Pogacar
Grazie ai diversi abbuoni ottenuti in cima al Galibier e all’arrivo, Pogacar guida ora la classifica generale con un vantaggio di 45 secondi su Evenepoel e 50 secondi su Vingegaard. Ciccone occupa la nona posizione nella generale, con un ritardo di 3’20”.
“Sono molto felice. Era più o meno il piano e lo abbiamo eseguito molto bene. È stata una tappa da sogno e finire da solo è davvero grandioso”, ha commentato Pogacar all’arrivo. “Mi sono allenato molto qui in passato, quindi conoscevo perfettamente la tappa, era come correre a casa”.
“Mi ero detto che avrei potuto vincere e recuperare tempo, ma farlo in questo modo è grandioso”, ha aggiunto. “Abbiamo un buon margine davanti e sono in ottima forma, meglio dell’anno scorso”.
Il ruolo chiave della squadra di Pogacar
Pogacar ha riconosciuto il ruolo fondamentale del suo team nel momento chiave della tappa: “C’era un forte vento contrario, per stare davanti devi avere palle grandi così. Tanto di cappello a tutta la squadra. Questa vittoria è nella mia Top 5 al Tour”.
La squadra UAE Emirates ha dimostrato un’impressionante forza sui tornanti innevati, con tre corridori che hanno circondato il loro leader poco prima della vetta del Galibier, mentre Vingegaard e Roglic erano soli. Questo ha contribuito a consolidare la posizione di Pogacar e ha portato Juan Ayuso, prodigio spagnolo, al quarto posto assoluto.
Le difficoltà di Carapaz e Bardet
Il Galibier ha fatto la selezione, frenando le ambizioni di Richard Carapaz (giunto 32mo, a +5’10”) come di tanti altri, a cominciare da Romain Bardet, che ha incassato un distacco di 9’53”.
Primoz Roglic è rimasto attardato in cima al Galibier, ma lo sloveno è poi riuscito a raggiungere il gruppo di Evenepoel sfruttando la discesa. È al quinto posto, a 1’14” dal connazionale nella classifica generale.
Un Pogacar in stato di grazia
La vittoria di Pogacar nella quarta tappa del Tour de France dimostra ancora una volta la sua straordinaria forma e la sua capacità di gestire le tappe di montagna con maestria. La sua strategia, l’attacco sul Galibier e la gestione della discesa, sono state impeccabili, confermando il suo ruolo di favorito per la vittoria finale. La sua sicurezza e la sua consapevolezza di essere in ottima forma, come ha dichiarato lui stesso, sono segnali positivi per le prossime tappe.