Un passo decisivo per l’ELT
L’Osservatorio Europeo Meridionale (ESO) ha raggiunto un importante traguardo nella costruzione dell’Extremely Large Telescope (ELT), il telescopio più grande al mondo che sorgerà sulle Ande cilene. È stato infatti completato l’ultimo segmento dello specchio primario, l’elemento chiave che permetterà al telescopio di catturare la luce proveniente dai corpi celesti.
Questo segmento, come i 797 che lo precedono, è stato realizzato in Zerodur, un vetroceramica prodotto dalla società tedesca Schott. Questo materiale, grazie alla sua struttura molecolare unica, è estremamente stabile alle variazioni di temperatura, un fattore fondamentale considerato l’ambiente estremo del deserto di Atacama.
Uno specchio composito per prestazioni eccezionali
Lo specchio primario dell’ELT avrà un diametro di ben 39 metri, una dimensione che non potrebbe essere realizzata con un unico pezzo di vetro. La soluzione adottata è stata quella di suddividere lo specchio in 798 segmenti esagonali, ciascuno con una larghezza di 1,5 metri e uno spessore di 5 centimetri. Questa scelta, oltre a semplificare la costruzione e il trasporto dei segmenti, offre un vantaggio aggiuntivo: la possibilità di correggere le distorsioni delle immagini causate dall’atmosfera terrestre, modificando la superficie riflettente in tempo reale.
Ogni segmento, inizialmente circolare, viene tagliato in forma esagonale e poi lucidata con una precisione di 10 nanometri, ovvero un millesimo di un capello umano. Questo livello di precisione garantisce immagini di qualità senza precedenti.
Verso il completamento del telescopio
I primi 70 segmenti dello specchio sono già stati spediti in Cile, percorrendo 10.000 chilometri. Una volta arrivati ad Atacama, questi segmenti saranno rivestiti con uno strato di argento riflettente e conservati in attesa del completamento del telescopio. L’ELT è previsto entrare in funzione nel 2028 e promette di rivoluzionare l’astronomia, permettendo agli scienziati di osservare l’universo con una nitidezza mai raggiunta prima.
Un nuovo capitolo per l’astronomia
La realizzazione dell’ELT rappresenta un passo decisivo per l’astronomia moderna. Le sue dimensioni e la sua tecnologia avanzata permetteranno di osservare oggetti celesti con un dettaglio mai visto prima, aprendo nuove porte alla comprensione dell’universo. L’ELT potrebbe permettere di studiare le prime stelle e galassie, di scoprire nuovi pianeti extrasolari e di approfondire i misteri dell’energia oscura e della materia oscura.