Un’eredità di misoginia?
Secondo la giornalista e opinionista americana Maureen Callahan, la famiglia Kennedy, spesso considerata una dinastia reale a livello politico, dovrebbe essere rivalutata per i suoi comportamenti misogini e il modo in cui ha trattato le donne. Nel suo libro, “Ask Not: The Kennedys and the Women They Destroyed”, la Callahan sostiene che diverse donne associate al clan sono morte in circostanze tragiche, come suicidi, disastri aerei o annegamenti.
Le accuse contro i Kennedy
L’autrice sostiene che gli uomini della famiglia Kennedy avrebbero spesso sfruttato il loro potere e la loro posizione per conquistare giovani donne, senza rispetto per i loro sentimenti o la loro dignità. Tra le accuse, si cita il caso di John F. Kennedy, accusato di aver approfittato di Mimi Beardsley, un’impiegata dell’ufficio di comunicazione della Casa Bianca di soli 19 anni, nella camera da letto che condivideva con la First Lady Jackie Kennedy.
Anche Robert F. Kennedy Jr, nipote di John F. Kennedy e attuale candidato indipendente alla Casa Bianca, è stato accusato di maltrattamenti nei confronti delle donne. La Callahan ricorda i tradimenti di Kennedy Jr. nei confronti della sua prima moglie, Mary Kathleen Richardson, che si è suicidata nel 2012 durante il divorzio. La famiglia sostiene che la sua depressione fosse dovuta agli anni di tradimenti del marito, mentre lui l’ha descritta come una “alcolizzata avvilita”.
La testimonianza di Joe DiMaggio
La star del baseball Joe DiMaggio, ex marito di Marilyn Monroe, avrebbe sempre ritenuto il clan Kennedy responsabile della morte della sua ex moglie, sostenendo che “tutti i Kennedy sono dei donnaioli e la fanno sempre franca”.
Un’analisi critica del libro
Il libro di Maureen Callahan solleva importanti questioni sulla misoginia e sui comportamenti inappropriati che potrebbero aver caratterizzato alcuni membri della famiglia Kennedy. È importante sottolineare che le accuse sono contenute in un libro e non sono state dimostrate in tribunale. Tuttavia, le accuse lanciate dalla Callahan meritano attenzione e un’analisi critica, soprattutto alla luce delle tragiche morti di diverse donne associate alla famiglia Kennedy.