Un documento storico dal passato
Un video girato nel 1962, in occasione del Gran Premio del Mediterraneo, è stato ritrovato da due registi ennesi, Antonella Barbera e Fabio Leone, presso un rigattiere di Enna. La pellicola, acquistata tra altri oggetti, si è rivelata un prezioso documento storico che racconta la storia di Pergusa e del suo lago, oggi ridotto a una pozzanghera.
“Abbiamo comprato alcune cose e tra questi c’era questo pezzo di pellicola”, racconta Fabio Leone. “Con grande stupore abbiamo visto che si tratta di un documento storico che racconta di Pergusa”. Il video mostra immagini del Gran Premio con centinaia di persone assiepate sulla tribuna e nella conca pergusina, con il lago in primo piano, rigoglioso e pieno d’acqua.
Il contrasto tra passato e presente
Le immagini del video offrono un netto contrasto con lo stato attuale del lago di Pergusa. Oggi, il lago è attraversabile a piedi, con pochi centimetri d’acqua. Lì dove un tempo si raccontava il mito di Proserpina-Core, oggi si è consumato uno dei più grandi disastri ambientali della Sicilia, con la sparizione di un lago naturale unico per il suo ecosistema.
I due registi, dopo aver digitalizzato il video, lo hanno condiviso sui social per denunciare lo stato in cui versa il lago, lanciando un grido d’allarme sulla situazione ambientale del territorio.
Un monito per il futuro
Il video ritrovato è un potente monito sulla fragilità dell’ambiente e sulla necessità di preservare il patrimonio naturale. La storia del lago di Pergusa ci ricorda come l’azione umana possa avere conseguenze devastanti sull’ecosistema, con un impatto profondo sul paesaggio e sulla biodiversità. La speranza è che questo documento storico possa sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere le istituzioni a intervenire per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia di luoghi storici come Pergusa.