Lo striscione di protesta di Legambiente
La Goletta Verde di Legambiente ha issato uno striscione con la scritta “Giù le mani dalla Palmaria” durante la sua navigazione al largo dell’isola, situata all’estremità occidentale del Golfo della Spezia. L’azione di protesta è rivolta al ‘Masterplan’, un progetto urbanistico che, secondo Legambiente, minaccia la natura dell’isola.
Il ‘Masterplan’ e le preoccupazioni di Legambiente
Il ‘Masterplan’ prevede uno sviluppo turistico rivolto a un target di livello medio-alto, con la vendita o l’affidamento in concessione per ben 70 anni di immobili di proprietà dello Stato. Legambiente denuncia che questo progetto, se attuato, “vanificherebbe la vocazione naturalistica” dell’isola, riconquistata dopo un periodo di intensa antropizzazione, sia civile che militare.
Interessi economici e inchieste giudiziarie
Secondo Legambiente, il ‘Masterplan’ rischia di alimentare interessi economici privati, come dimostrato dalle inchieste giudiziarie in corso in Liguria, che hanno coinvolto anche il Comune di Portovenere. L’ex sindaco di Portovenere, Matteo Cozzani, ex capo di gabinetto del governatore Toti, è indagato per corruzione, il che, secondo gli ambientalisti, dimostra la presenza di lobby che potrebbero aver influenzato la pubblica amministrazione.
La richiesta di un nuovo modello di sviluppo
Legambiente, che si è opposta al ‘Masterplan’ fin dall’inizio, ribadisce la necessità di un nuovo modello di sviluppo per l’isola, che metta al centro le sue vocazioni ambientali, storiche e culturali. L’organizzazione ambientalista sostiene che l’isola necessita di un approccio che tuteli il suo patrimonio naturale e storico.
Un delicato equilibrio tra sviluppo e tutela ambientale
La vicenda dell’isola di Palmaria mette in luce il delicato equilibrio che spesso si crea tra sviluppo economico e tutela ambientale. È importante trovare un modello di sviluppo sostenibile che non comprometta la bellezza e la fragilità degli ecosistemi, garantendo al contempo benefici per la comunità locale. La trasparenza e la partecipazione pubblica sono fondamentali per garantire che le decisioni relative allo sviluppo di aree sensibili come l’isola di Palmaria siano prese in modo responsabile e tengano conto di tutte le prospettive.