Un’opera che invita all’accettazione e all’abbraccio delle differenze
“Quando il mondo cerca di separarci quest’opera è un invito ad accettare gli altri, ad abbracciare le nostre differenze e ad accogliere tutti”, afferma eL Seed, artista contemporaneo, descrivendo la sua nuova opera monumentale “Waves Only Exist Because the Wind Blows” (Le onde esistono solo perché il vento soffia), che adorna le pareti esterne del ‘Cubo’ di Pirelli HangarBicocca a Milano.L’intervento, che si estende su una superficie di 1000 metri quadrati, è visibile anche da Sesto San Giovanni, dalla strada contigua e dalla ferrovia limitrofa. L’ispirazione per l’opera deriva da una frase dello scrittore Cesare Pavese, tratta da ‘La Luna e i falò’: ‘Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via’. Attraverso la sua arte, eL Seed riflette sul concetto di casa, sull’immigrazione e sulle connessioni tra le persone, sull’esperienza di lasciare il proprio Paese per approdare in un altro, portando con sé parte di sé e ricevendo in cambio nuove connessioni. “Ho voluto parlare di quello che è casa – ha spiegato l’artista -, di quello che è la migrazione. L’obiettivo è quello di cogliere quello che ci accomuna nella nostra umanità”.
Un’opera con un’anima nascosta
L’opera, realizzata nell’ambito del progetto ‘Outside the Cube’, si ispira alla calligrafia araba che disegna onde colorate sulla parete esterna di Pirelli Hangar Bicocca. Sotto la superficie colorata, però, si nasconde uno strato volutamente coperto dall’artista, che rappresenta l’anima del suo lavoro: si tratta di nomi tracciati da eL Seed, nomi di persone a lui care, dei suoi figli, ma anche di persone che lo hanno contattato sui social chiedendo di avere il proprio nome sulla parete.”È come restituire la titolarità dell’opera d’arte – ha detto l’artista -. Io non firmo mai le mie opere perché voglio restituire la titolarità dell’opera alla comunità. Così si crea un legame”.
L’arte come ponte tra culture e identità
L’opera di eL Seed, con la sua ispirazione alla calligrafia araba e il messaggio di inclusione e accettazione, dimostra come l’arte possa fungere da ponte tra culture e identità diverse. La scelta di includere i nomi di persone care e di persone che lo hanno contattato sui social, rendendoli parte integrante dell’opera, evidenzia l’importanza della condivisione e del senso di appartenenza, valori universali che trascendono le barriere culturali e geografiche.