Un mercato in ripresa grazie agli incentivi
Secondo i dati del ministero dei Trasporti, il mercato italiano dell’auto ha registrato un aumento del 15% delle immatricolazioni a giugno 2023, con 160.046 vetture immatricolate. Questo dato positivo è attribuibile principalmente agli incentivi governativi che hanno spinto la domanda, in particolare per le auto elettriche, la cui quota di mercato è raddoppiata al 9%. Nei primi sei mesi dell’anno, le immatricolazioni sono state 886.386, con un incremento del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, sebbene i volumi rimangano inferiori rispetto al 2019.
Stellantis in testa alle vendite
Il gruppo Stellantis ha registrato un aumento dell’11,3% delle immatricolazioni a giugno in Italia, con 48.254 auto immatricolate. Nonostante la crescita, la quota di mercato è scesa dal 31,1% al 30,1%. Nei primi sei mesi del 2023, Stellantis ha venduto 283.642 auto, con un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. La quota di mercato si attesta al 31,9%, in calo rispetto al 33,2% del 2022. Il SUV Jeep Avenger, disegnato a Torino, si è confermato il SUV più venduto in Italia nella prima metà dell’anno.
Incentivi decisivi per le auto elettriche
Il Centro Studi Promotor ha attribuito il buon risultato di giugno alle immatricolazioni di auto elettriche, grazie agli incentivi governativi che raggiungono un massimo di 13.750 euro, cifra superiore alla metà del prezzo delle auto elettriche più economiche sul mercato italiano. Il Csp ha sottolineato che sono ancora disponibili fondi per gli incentivi alle auto ibride (23%) e alle auto tradizionali con emissioni da 61 a 135 grammi di CO2 al chilometro (45%), per un totale di 247 milioni di euro, e ha suggerito di utilizzare queste risorse per rifinanziare gli incentivi per le auto elettriche, in considerazione delle prospettive non positive per i prossimi mesi.
Il futuro del mercato auto
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Csp, il mercato dell’auto deve sfruttare correttamente gli incentivi e adottare misure strutturali per rilanciare la domanda, visto che le immatricolazioni rimangono inferiori di 1/5 rispetto al 2019. Anche il presidente dell’Unrae, Michele Crisci, si è detto favorevole a rendere disponibili i fondi residui per gli incentivi, al fine di favorire la transizione energetica. Massimo Artusi, presidente di Federauto, ha sottolineato che circa il 33% degli acquirenti interessati alle auto elettriche è rimasto senza incentivi. Roberto Vavassori, presidente dell’Anfia, si è detto fiducioso che l’andamento positivo delle vendite possa continuare nei prossimi mesi, contribuendo alla diffusione delle nuove tecnologie green e alla sostituzione dei veicoli più vecchi.
Un’opportunità per la transizione energetica
L’aumento delle immatricolazioni di auto elettriche in Italia è un segnale positivo per la transizione energetica del paese. Gli incentivi governativi hanno dimostrato di essere uno strumento efficace per incentivare l’adozione di veicoli a basse emissioni, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del trasporto. Tuttavia, è fondamentale garantire la sostenibilità a lungo termine di queste politiche, assicurando la disponibilità di fondi e infrastrutture adeguate per supportare la diffusione delle auto elettriche.