UniCredit chiede chiarimenti alla Bce
UniCredit ha presentato un ricorso al Tribunale dell’Unione Europea per ottenere chiarimenti sugli obblighi imposti dalla Banca Centrale Europea (Bce) per ridurre i rischi associati alle attività in Russia, svolte da società controllate, tra cui UniCredit Bank Russia.
La banca italiana, pur condividendo l’obiettivo di ridurre la propria presenza in Russia, esprime preoccupazioni sulle “modalità di attuazione di tale riduzione identificate nella decisione della Bce, che vanno oltre l’attuale quadro normativo di riferimento”, come si legge in una nota.
UniCredit ha sottolineato di aver intrattenuto un dialogo costruttivo con la Bce, ma le circostanze senza precedenti e la complessità del contesto socioeconomico e geopolitico, la mancanza di un quadro normativo univoco applicabile alla situazione attuale e le potenziali gravi conseguenze derivanti dall’attuazione della decisione, che impattano non solo sulle attività in Russia ma anche su UniCredit Spa, hanno spinto il consiglio di amministrazione a richiedere certezza e chiarezza sugli obblighi e sulle azioni da intraprendere.
Il ricorso al Tribunale UE
Per dirimere ogni dubbio circa gli obblighi a cui dovrà adempiere, UniCredit ha deciso di presentare ricorso al Tribunale dell’Unione Europea. La Bce è stata informata di tale intenzione con trasparenza e in anticipo. La conclusione del procedimento potrebbe richiedere diversi mesi, ma rappresenta una tappa obbligata per garantire la certezza del diritto sia per UniCredit sia per la Bce, ha sottolineato la banca guidata da Andrea Orcel.
In attesa del giudizio, che potrebbe durare mesi, UniCredit ha richiesto la sospensione provvisoria della decisione della Bce.
L’importanza della certezza del diritto
Il ricorso di UniCredit al Tribunale UE evidenzia l’importanza della certezza del diritto in un contesto internazionale complesso come quello attuale. Le aziende, soprattutto in situazioni di crisi geopolitica, necessitano di un quadro normativo chiaro e definito per poter operare con sicurezza e prevedibilità. La decisione della Bce, pur condivisa da UniCredit in termini di obiettivi, sembra non aver trovato un’applicazione pratica che sia in linea con il quadro normativo vigente, generando incertezze per la banca italiana.