Il dolore della madre e la veglia di preghiera
“Mio sei una perla rara ti amiamo vita nostra, il nostro cuore è in frantumi e la nostra anima è nera come la notte vita mia noi siamo morti con te dentro quel maledetto pozzo”. Con queste parole strazianti la madre di Vincenzo, un bambino di 10 anni morto due giorni fa in un pozzo artesiano nelle campagne di Palazzolo Acreide, ha espresso il suo dolore sui social, pubblicando una foto del figlio.
Ieri sera, centinaia di persone hanno preso parte alla veglia di preghiera in memoria del piccolo Vincenzo nella Basilica di San Paolo. Il parroco don Marco Politini ha dedicato il momento di ricordo e di preghiera al bambino, mentre sono stati sospesi i festeggiamenti in onore del patrono di Palazzolo San Paolo, che si celebra proprio oggi.
Le indagini e l’autopsia
L’autopsia sul corpo del bambino sarà effettuata la prossima settimana. All’esame parteciperanno anche i consulenti delle persone finite nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo.
Tra gli indagati figurano sei educatori che accompagnavano il bambino e altri ragazzi, alcuni disabili, alla visita a una fattoria didattica prevista dal campo estivo organizzato dalla Fondazione Anffas ‘Doniamo Sorrisi’. È indagato anche Giuseppe Giardina, proprietario della struttura e presidente della onlus, nonché la volontaria che si è calata nel pozzo per tentare di soccorrere il bambino.
Una tragedia che scuote la comunità
La morte di Vincenzo è una tragedia che ha scosso profondamente la comunità di Palazzolo Acreide. Il dolore della madre e la partecipazione della comunità alla veglia di preghiera testimoniano l’impatto devastante di questa perdita. Le indagini in corso dovranno fare luce sulle cause della tragedia e accertare eventuali responsabilità, al fine di garantire giustizia e prevenire simili eventi in futuro.