Revoca degli arresti domiciliari per Matteo Cozzani
Il giudice per le indagini preliminari (gip) Paola Faggioni ha accolto la richiesta dell’avvocato Massimo Ceresa Gastaldo, revocando la misura cautelare degli arresti domiciliari a Matteo Cozzani, in vigore dal 7 maggio scorso. Cozzani è indagato dalla Procura di Genova per corruzione elettorale con l’aggravante di aver agevolato la criminalità organizzata, con l’accusa di voto di scambio con i “riesini” e di corruzione semplice per la vicenda legata ad Esselunga.
La gip ha motivato la decisione evidenziando che “pur a fronte della rilevante gravità delle condotte”, il comportamento di Cozzani durante il periodo di arresti domiciliari, e in particolare le sue dimissioni dall’incarico di Capo di Gabinetto della Regione Liguria, hanno contribuito a “ridimensionare” le esigenze cautelari.
A Cozzani è stato imposto l’obbligo di dimora a Genova con il divieto di uscire dalla propria abitazione dalle 19:00 alle 8:00, oltre all’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria tre volte a settimana.
Attenuazione della misura cautelare per Italo Maurizio Testa
La gip Faggioni ha anche attenuato la misura cautelare nei confronti di Italo Maurizio Testa, uno dei “gemelli” accusati, insieme a Cozzani, di voto di scambio con l’aggravante di aver agevolato la criminalità organizzata.
Su richiesta degli avvocati Maurizio Mascia e Gennaro Velle, la giudice ha revocato l’obbligo di dimora nel comune di Boltiere per Testa, imponendogli invece il divieto di dimora all’interno del territorio della Regione Liguria. La gip ha spiegato che questa attenuazione tiene conto del “luogo di commissione delle condotte contestate”.
Considerazioni sull’attenuazione delle misure cautelari
La decisione della gip di attenuare le misure cautelari nei confronti di Cozzani e Testa sembra essere motivata principalmente dalle dimissioni di Cozzani dal suo incarico politico. Questo potrebbe suggerire che la gip ha ritenuto che la rimozione di Cozzani da un ruolo di potere pubblico abbia ridotto il rischio di inquinamento probatorio o di reiterazione del reato. Tuttavia, è importante ricordare che le indagini sono ancora in corso e che la decisione della gip non implica una valutazione di colpevolezza o innocenza degli indagati.